MILANO (Reuters) - Mercato obbligazionario poco mosso a metà seduta, dopo un avvio positivo, in un contesto che appare comunque favorevole al complesso dei governativi della zona euro.
** A sostenere il settore, le prospettive di nuove mosse espansive da parte della Banca centrale europea, che il mese prossimo potrebbe imitare Banca del Giappone e allentare ulteriormente la politica monetaria.
** Le puntate in questa direzione sono state sostenute dalla deludente lettura dell'indagine congiunturale sull'attività del settore manifatturiero cinese, che a gennaio ha segnato la contrazione peggiore da oltre tre anni e mezzo
** Il rallentamento di Pechino è uno dei fattori di rischio principale sull'outlook dell'economia della zona euro, così come la discesa dei prezzi del greggio, che pesa sulle già deboli prospettive d'inflazione.
** A far scemare il rialzo hanno contribuito le dichiarazioni del membro del direttivo Bce Ewald Nowotny. Il banchiere centrale austriaco ha auspicato che i mercati si comportino in maniera razionale e che non si formino aspettative eccessive prima del meeting di marzo, come avvenuto prima della riunione di dicembre.
** Nei primi scambi il tasso del decennale italiano è sceso sotto 1,40%, ai minimi da fine aprile 2015, in scia al Bund. Intorno alle 11,30 viaggia in area 1,42% sui livelli di chiusura di venerdì, quando era sceso di una decina di centesimi, in risposta alla mossa a sorpresa di Banca del Giappone, che ha portato in negativo il tasso sui depositi.
** Sul tratto trentennale della curva pesano le voci di mercato di un'emissione del Tesoro via sindacato a breve. Secondo i trader, potrebbe aprirsi una finestra favorevole, alla luce della fase di maggiore tranquillità, dopo le turbolenze di gennaio.
** In una nota, gli strategist di UniCredit sottolineano come l'abbondante mole di rimborsi di titoli e cedole di Italia e Spagna (34 miliardi in totale) potrebbe creare un contesto adatto per l'emissione di nuovi benchmark via sindacato.