MILANO (Reuters) - Chiusura debole per i Btp che dopo una prima parte della seduta lievemente positiva hanno reagito alle dichiarazioni sull'euro del ministro agli Affari europei Paolo Savona.
Savona, voce euroscettica all'interno dell'esecutivo, ha affermato che il governo deve essere pronto a gestire qualunque situazione in quanto un'uscita dall'euro può essere causata anche da eventi esterni, non solo dalla volontà politica interna.
A seguito di tali parole lo spread Btp/Bund è risalito fino a quota 240 punti base, sette in più del minimo intraday della mattinata e tre in più della chiusura di ieri. L'effetto Savona è in parte rientrato, con uno spread invariato in chiusura.
Il ministro ha anche affermato che il governo deve tenere conto delle preoccupazioni espresse dal mercato per un eventuale aumento del deficit a seguito dell'applicazione di misure previste dal contratto, quali flat tax, reddito di cittadinanza e revisione della Fornero.
Il tasso sul Btp decennale ha oscillato entro il 2,65% della mattinata, col mercato in leggero rialzo, al 2,71% post dichiarazioni di Savona.
Domani si apre la tornata d'aste italiane di metà mese. Si parte con l'offerta di Bot a 12 mesi per 6 miliardi di euro, a fronte di 6,75 miliardi di buoni in scadenza [nL8N1U23SB], mentre giovedì verranno offerti fino a 6,5 miliardi complessivi di Btp, sulle scadenze 3, 7, 15 e 20 anni.
È previsto in discesa dal massimo da maggio 2014, registrato un mese fa, il rendimento del Bot a 12 mesi in asta domattina. In chiusura, sul mercato grigio di Mts il titolo <IT533856=TT> scambiava al rendimento di 0,305% contro lo 0,550% dell'asta di metà giugno.
Sul primario della zona euro sono in agenda domani, sul medio lungo, l'asta del nuovo decennale tedesco agosto 2028 cedola 0,25%, per 4 miliardi, e quella portoghese, fino a un miliardo, sulle scadenze ottobre 2028 e aprile 2034. Oggi Berlino ha già collocato già 590 milioni complessivi di titoli indicizzati 2030 e 2046 [nL8N1U62GY].