MILANO (Reuters) - La crescita produttiva e il balzo del 24% delle quotazioni del Brent danno un forte impulso ai conti di Eni (MI:ENI) che chiude il quarto trimestre del 2017 con un utile netto adjusted (senza le componenti straordinarie) di 0,98 miliardi di euro, più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2016 e ben sopra il consensus degli analisti di 0,57 miliardi fornito dalla major.
Confermato il dividendo complessivo per il 2017 a 0,80 euro per azione, di cui 0,40 euro già pagati come acconto lo scorso settembre.
La redditività sopra le attese del mercato spinge il titolo in Borsa che balza dell'1,66% a 13,72 euro.
Nel commentare i risultati, l'AD Claudio Descalzi sottolinea che "per il futuro le prospettive di crescita sono eccellenti in tutti i business e saranno perseguite con disciplina finanziaria e grande attenzione alla loro sostenibilità in presenza di scenari anche i più difficili. Il che vorrà dire che, se al contrario le condizioni di mercato fossero più favorevoli, saremo in condizione di generare un enorme extra‐valore per i nostri azionisti".
Tornando ai conti trimestrali, l'utile operativo adjusted balza a 1,99 miliardi(+55%), mentre per l'intero 2017 l'utile netto adjusted si attesta a 2,41 miliardi rispetto alla perdita netta registrata nel periodo di confronto.
A fare da traino il forte balzo della produzione che, segnala la major, a dicembre scorso ha raggiunto il record assoluto a 1,92 milioni di barili/giorno, mentre nel quarto trimestre sono stati conseguiti 1,89 milioni di barili/giorno, il livello trimestrale più elevato degli ultimi sette anni (+1,9%). L'andamento del comparto risente gli avvii di nuovi giacimenti e il "ramp-up" dei progetti del 2016 in particolare in Angola, Egitto, Ghana, Indonesia e Kazakhstan nonché la ripresa di alcuni campi in Libia grazie alle migliori condizioni di sicurezza.
Il Gas and Power chiude con utile operativo adjusted di 0,21 miliardi nel trimestre e nell'anno, in netto miglioramento; quanto al settore Refining % Marketing l'utile operativo adjusted si attesta a 77 milioni nel quarto trimestre, in crescita del 13% rispetto all'analogo trimestre 2016.
L'indebitamento finanziario netto scende a 10,916 miliardi da 14,776 al 31 dicembre 2016 mper effetto degli incassi da dismissioni.
In attesa di conoscere le prospettive dell'azienda al 2021 con la presentazione della strategy il prossimo 16 marzo, la major conferma per il 2018 una crescita della produzione del 3%, mentre nel gas and Power atteso un utile operativo adjusted a 0,3 miliardi. Gli investimenti stimati sono pari a circa 8 miliardi.
(Giancarlo Navach)