NEW YORK (Reuters) - Negli scambi della mattinata Usa il cambio euro/dollaro si mantiene saldamente oltre 1,16, in prossimità del picco da ventitré mesi a questa parte, a dispetto delle lettura lievemente al di sotto delle attese dell'indice Pmi europeo di luglio.
** Le scommesse ribassiste del biglietto verde, appesantito dalle difficoltà di politica interna a Washington che mettono in forse l'agenda politico-economica dell'amministrazione Trump, risultano sui massimi da febbraio 2013.
** La spinta rialzista dell'euro si è accentuata dopo i commenti di Mario Draghi la settimana scorsa e l'apprezzamento del cambio non ha finora sollevato obiezioni né da parte Bce -- la banca centrale non può fare commenti sull'andamento dei cambi -- né da parte dei vertici politici della zona euro.
** Proprio in ragione dell'assenza di qualsiasi 'verbal intervention', molte banche d'affari come Jp Morgan raccomandano di mantenere posizioni lunghe sull'euro.
** Il presidente Bce ha detto giovedì scorso che le condizioni di finanziamento della zona euro restano ampiamente favorevoli, spiegando che la banca centrale guarda con una certa attenzione alla forza del cambio senza però lasciar trapelare che questo possa essere un problema.
** Secondo la stima flash di luglio, il settore privato della zona euro continua a segnalare una solida espansione nel mese di luglio, per quanto a ritmo lievemente più moderato rispetto a giugno.
** "Il livello dell'indice composito resta elevato [55,8 da 56,3 di giugno, contro attese per 56,2] e le singole voci -- come quella occupazione, il morale delle imprese e il settore dei servizi -- mostrano un'economia che continua a crescere" si legge in una nota a cura degli strategist Citigroup.