WASHINGTON (Reuters) - La Federal Reserve ha alzato il costo del denaro negli Stati Uniti di 25 centesimi, portandolo nell'intervallo compreso tra lo 0,75% e l'1%.
La decisione, in linea con le attese del mercato, è stata annunciata al termine del meeting di politica monetaria della banca centrale Usa, iniziato ieri.
La decisione è stata presa con nove voti favorevoli e il solo voto contrario del presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari, che chiedeva di lasciare il costo del denaro invariato.
La Fed ha inoltre confermato le proiezioni sui tassi dei membri del proprio comitato di politica monetaria, che indicano altri due rialzi nel corso di quest'anno e tre nel 2018.
Nel comunicato del Fomc si legge che gli ultimi dati e le ultime informazioni disponibili "indicano che il mercato del lavoro ha continuato a rafforzarsi e che l'attività economica ha continuato ad espandersi ad un passo moderato", mentre l'inflazione negli ultimi trimestri si è portata vicina al target di lungo periodo del 2%, pur rimanendone "in qualche misura" sotto se si escludono i prezzi delle componenti cibo ed energia.
Il Fomc prevede che le condizioni economiche si evolveranno in maniera tale da consentire "incrementi graduali" dei Fed Fund; il comunicato relativo al precedente meeting di politica monetaria parlava di "incrementi solo graduali".
La Fed definisce comunque ancora "accomodante" la propria impostazione monetaria, tale da consentire un ulteriore rafforzamento del mercato del lavoro e un sostenuto percorso di ritorno dell'inflazione verso il 2%.