Investing.com - Giornata di calo a Piazza Affari dove il Ftse Mib cede oltre l’1% dopo aver toccato un -2% in apertura sulla scia delle debolezze politiche in Germania.
Debole il settore automobilistico con Ferrari (MI:RACE) che perde l’1,72%, Freni Brembo (MI:BRBI) lascia sul terreno l’1,81%, seguiti da Piaggio (MI:PIA) (-1,49%) e Fiat (MI:FCHA) che resta debole (-0,51%) nonostante il recupero di metà seduta. Lo scorso venerdì, Fca aveva chiuso a +1,82% grazie alle voci che volevano Hyundai possible acquirente del gruppo, anche se la decisione poteva dipendere al prezzo delle azioni, fin’ora considerato troppo alte.
A far permanere il settore debole sono i rischi di una guerra commerciale tra Usa e Ue, con l’introduzione di dazi sulle importazioni negli Stati Uniti di auto e ricambi.
Nei giorni scorsi, l’Unione europea aveva avvertito gli Stati Uniti circa i danni all’economia americana che potrebbero causare i dazi sul settore delle automobili e dei ricambi, scatenando probabili contromisure da parte dei suoi partner commerciali su beni export per un totale di 294 miliardi.
I dazi su automobili e ricambi “non sono giustificabili e non hanno senso dal punto di vista economico”, scrivevo da Bruxelles in un documento inviato venerdì scorso al dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Le aziende europee producono quasi 2,9 milioni di automobili negli Usa, spiegano nel testo, mantentendo 120 mila posti di lavoro che arrivano a 420 mila conteggiando i rivenditori.
Ulteriori dazi potrebbero danneggiare la produzione americana imponendo costi più alti ai produttori Usa, continua il documento, e un’eventuale imposta del 25% inciderebbe per 14 miliardi di dollari sul Pil.