Investing.com - Giornata negativa per Fiat (MI:FCHA) che cede oltre il 2% a metà seduta, proseguendo così la scia negativa dello scorso venerdì quando il titolo aveva chiuso la settimana a -4,53%.
Il piano industriale presentato dal Ceo Sergio Marchionne non sembra essere stato apprezzato dal mercato, anche se gli analisti sembrano essere più ottimisti. “Un piano ambizioso, ma realizzabile, focalizzato sullo sviluppo dei marchi più profittevoli”, affermano gli esperti di Assiteca Sim.
Il piano, infatti, punta a crescere nei segmenti di mercato che sembrano avere una maggiore potenziali di crescita, con i brand Ram, Alfa Romeo, Maseati e Jeep che assumono un ruolo sempre più importante, andando a sfidare i leader mondiali come Tesla e Porche.
“Il polo del lusso”, rappresentato da Alfa e Maserati per Fiat, “subirà una forte accelerazione”, spiegano da Assiteca, che sottolinea l’obiettivo di Fca di vendere 400 mila Afa Romeo e 100 mila Maserati, cifre doppie rispetto alle attuali. Alla realizzazione del piano, infatti, Jeep, Alfa Romeo, Maserati e Ram dovrebbero arrivare a rappresentare circa l’80% dei ricavi del gruppo Fca, con un balzo netto rispetto all’attuale 65%.
Più ottimista Barclays (LON:BARC) che conferma la raccomandazione overwight e il prezzo obiettivo a 23 euro come conseguente della valutazione sul piano che conterrebbe una “strategia solida” secondo le loro analisi.
La strategia futura di Fiat viene confermata dai risultati delle vendite del marchio Jeep che da inizio anno hanno visto un incremento del 22% negli Stati Uniti grazie anche al lancio di nuovi prodotti. Per la seconda metà dell’anno sono attesi ulteriori risultati positivi grazie all’avvio delle vendite del pick-up Ram 1500.
Volano le vendite di Jeep anche in Italia dove a maggio sono state vendute quasi 10 mila unità, segnando un incrementeo del 129,6% e raddoppiato su base annuale.
Questi buoni risultati, però, sono in controtendenza rispetto ai risultati generali in Italia, dove il mercato dell’auto ha visto una frenata nel corso del mese scorso del 2,78%, con Fiat che è scesa del 22,8%.