Investing.com - Lunedì in controtendenza perl Fiat mentre a Piazza Affari tengono banco lo stacco dei dividendi e le incertezze politiche che spingono lo spread oltre il 170 punti. Il Ftse Mib recupera (-0,36%) dopo un inizio in forte calo.
Il titolo Fca (MI:FCHA) guadagna il 3,77% con le azioni sopra i 19,25 euro, mentre restano positivi anche gli altri titoli appartenenti alla galassia Agnelli, con CNH Industrial (MI:CNHI) a +1,95%, Exor (MI:EXOR) che guadagna l’1,06%, Ferrari (MI:RACE) a +0,98% e la Juventus (MI:JUVE) in crescita dello 0,73% dopo la vittoria dello scudetto del campionato di calcio.
L’apertura di settimana di Fiat risente delle indiscrezioni diffuse da Bloomberg circa il nuovo piano industriale che verrà presentato il prossimo 1 giugno a Balocco, in provincia di Vercelli. Il ceo Sergio Marchionne, alla sua ultima uscita, potrebbe annunciare un cambio di strategia particolarmente rilevante in quanto verrebbe spostata in Italia, “where it all began”, la produzione di auto di fascia alta quali le Alfa Romeo e i suv marca Maserati e Jeep. In particolare, gli stabilimenti coinvolti sarebbero quello di Pomigliano (Alfa e suv Jeep) e Mirafiori (suv Maserati), mentre la produzione della Panda verrebbe spostata in Polonia. Addio invece alla Mito e alla Punto.
L’obbiettivo del managment, scrive Bloomberg, sarebbe quella di ricercare margini più alti, puntando sui modelli premium, affrontando così il problema del costo del lavoro più alto in Italia. Strategia che era stata criticata da più parti in quanto avrebbe un costo da pagare, a cui Marchionne aveva risposto: “Non sto uccidendo la Fiat”.
Nel frattempo, Banca Imi lancia l’ipotesi di nuovo alleanze stretegiche con altri gruppi automobilistici o società industriali, come conseguenza della scelta di puntare sui veicoli di classe alta.
Il piano, comunque, resta ancora nel campo delle ipotesi in quanto non è ancora di pubblico dominio, e "mentre abbiamo necessità di avere più informazioni per capire la fattibilità del piano, crediamo comunque he la scelta del gruppo di concentrare la sua produzione sul segmento premium sia coerente con la sua strategia", affermano gli analisti di Banca Imi prevedendo che "il progetto avrà bisogno di significativi investimenti per la riorganizzazione degli impianti".
L’ipotesi di cambio di strategia è confermata anche da Equita, "alla luce dell'evoluzione recente del portafoglio e dell''impostazione della strategia degli ultimi anni, sia una mossa ragionevole che potrebbe essere presentata nel business plan del primo giugno".