MILANO (Reuters) - Sono salite del 9% nel 2015, a 3.979, le domande di brevetto provenienti dall'Italia allo European Patent Office (Epo), secondo i dati diffusi stamane dallo stesso ufficio europeo dei brevetti.
L'incremento, superiore alla media (pari al 4,8%), inverte un trend negativo e permette all'Italia di scalare un grandino del ranking, al decimo posto della classifica del totale delle richieste pervenute all'Epo, con una quota del 2%; a guidare la classifica ci sono gli Stati Uniti (quasi 43.000 richieste), seguiti da Germania (quasi 25.000), Giappone, Francia, Olanda, Svizzera, Corea, Cina e Regno Unito (poco più di 5.000).
L'Italia resta invece più indietro, al diciottesimo posto in classifica, se si guarda al numero di domande di brevetto per milione di abitanti (64).
I dati dell'Ufficio brevetti indicano che le società italiane che hanno avanzato il maggior numero di richieste nel 2015 sono state Indesit (107), Fiat (MI:FCHA) (84) e StMicro (58); poi Finmeccnaica e Pirelli (39) e Chiesi Farmaceutici (35).
Globalmente, il primato spetta all'olandese Philips, seguita da Samsung, LG, Huawei e Siemens.
INCREMENTO GUIDATO DA INFORMATICA, DOMINA LOMBARDIA
Tornando all'Italia, a livello di distribuzione settoriale l'incremento più consistente è stato registrato nei comparti informatico (+76%), comunicazione digitale (+59%), farmaceutico (+54%) e sistemi di misurazione (+47%). La maggior parte delle richieste di brevetto, prosegue l'Epo, include invece tecnologie per la movimentazione (imballaggi, palette, sistemi di trasporto, containers), per l'ingegneria civile e i trasporti (in particolare per l'automotive).
Per quel che riguarda la distribuzione geografica, la Lombardia emerge come prima regione italiana per innovazione, con il 33% di tutte le domande di brevetto del 2015; poi Emilia Romagna, col 15% e Veneto, col 13. Se si guarda agli incrementi, sebbene i numeri rimangano in assoluto piccoli, spiccano Molise (+200%) e Sicilia (+100%).
La classifica per città è di gran lunga dominata da Milano, con 806 richieste contro le 273 di Torino, le 226 di Roma e le 209 di Bologna.