MILANO (Reuters) - L'Italia incassa dalla Commissione Europea raccomandazioni morbide sui prossimi passi da compiere.
In tema di correzione dei conti 2018 Bruxelles ricorda la precedente richiesta di una correzione del deficit strutturale di 0,6 punti percentuali, ma si limita a chiedere un aggiustamento 'robusto'.
Nè viene chiesto conto a Roma degli insufficienti investimenti 2016 che, con una rigida applicazione delle norme, avrebbero comportato la correzione dei conti dello 0,25% del Pil, sconto ottenuto lo scorso anno a condizione di crescenti investimenti. In questo caso sono state accolte le motivazioni italiane sui mancati investimenti.
Scontato l'ok all'aggiustamento dei conti strutturali 2017 per lo 0,2% Pil come richiesto dalla Commissione. Bruxelles non aprirà quindi una procedura nei confronti di Roma. Anche se si ricorda che potrebbero essere necessari nuovi interventi per l'anno in corso.
In campo fiscale spicca la richiesta Ue di reintrodurre la tassazione sulla prima casa, limitandola ai proprietari con alto reddito. A questo si dovrebbe accompagnare la riforma del catasto, più volte annunciata e poi rinviata dai governi che si sono succeduti. A Roma viene chiesta anche un'accelerazione in tema di fatturazioni e di pagamenti elettronici. A fronte di questo andrà ridotto il carico fiscale che grava sui fattori della produzione.
In tema di banche poi Bruxelles raccomanda di accelerare la riduzione dello stock degli Npl e gli incentivi per la 'pulizia' e la ristrutturazione dei bilanci, in particolare per le banche sotto la supervisione nazionale.
La Commissione ribadisce poi la necessità di mutamenti per migliorare efficenza e attrattività del sistema Italia: va ridotta la durata delle cause civili, va intensificata la lotta alla corruzione, va continuato il processo di riforma della pubblica amministrazione.