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Svizzera apre inchiesta dopo che Italia ha chiesto collaborazione su ex manager Kering

Pubblicato 21.03.2018, 17:29
Aggiornato 21.03.2018, 17:29
© Reuters.  Svizzera apre inchiesta dopo che Italia ha chiesto collaborazione su ex manager Kering

ZURIGO (Reuters) - La procura generale svizzera (Oag) ha aperto una propria inchiesta penale in un caso che coinvolge un ex manager della società del lusso Kering (PA:PRTP), dopo aver ricevuto una richiesta di collaborazione da parte delle autorità italiane.

"L'Oag conferma di aver ricevuto e di aver dato esecuzione ad una richiesta di mutua assistenza legale da parte della procura di Milano", si legge in una email. "L'Oag ha anche aperto una propria indagine sul sospetto, tra le altre cose, di riclaggio e contraffazione di documenti. L'inchiesta è contro ignoti".

La richiesta di assistenza da parte della procura di Milano, precisano fonti a diretta conoscenza del dossier, non riguarda in alcun modo l'indagine fiscale in corso su Gucci, società del gruppo Kering.

La scorsa settimana, Kering ha detto di ottemperare ai suoi obblighi fiscali in Svizzera, rispondendo alle notizie secondo cui la società avrebbe usato uno schema per evadere le tasse.

La procura di Milano sta conducendo un'inchiesta su Gucci con l'ipotesi di reato di elusione fiscale. In particolare, il pm Stefano Civardi e la Guardia di Finanza ipotizzano che i ricavi della società Luxury Goods International, che commercializza i prodotti della casa di moda, debbano essere tassati in Italia e non in Svizzera, dove la società ha la sua sede principale nei pressi di Lugano.

L'inchiesta milanese riguarda gli anni fiscali dal 2010 al 2016: non c'è ancora una stima ufficiale della presunta elusione, ma fonti vicine al dossier la collocano al momento attorno agli 800 milioni di euro.

Fonti a conoscenza del dossier però precisano che la Procura di Milano non ha inviato richiesta di mutua assistenza alla Svizzera per il caso Gucci. La richiesta riguarda una precedente indagine su un ex manager italiano di Kering, poi allontanato dal gruppo, che è da tempo indagato con l'ipotesi di reato di evasione fiscale.

Nei confronti di questa persona, nel gennaio scorso, l'Autorità giudiziaria italiana aveva già disposto un sequestro preventivo di circa sette milioni di euro.

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