ROMA (Reuters) - Il presidente del Cda di Mps (MI:BMPS), Alessandro Falciai, è indisponibile "per sopraggiunti motivi personali" ad accettare la candidatura alla presidenza contenuta nella lista presentata dal Tesoro, in vista dell'assemblea del 18 dicembre.
Lo rende noto un comunicato Mps.
Attualmente il Tesoro detiene oltre il 50% di Mps e arriverà a circa il 70% del capitale entro fine anno.
Il ministero dell'Economia ha depositato il 22 novembre la lista per il nuovo cda di Mps, confermando Alessandro Falciai come presidente e Marco Morelli come AD.
Fonti vicino alla situazione confermano che la rinuncia è arrivata per motivi personali non legati alla banca.
Il Tesoro sta lavorando per trovare un altro candidato con cui integrare la lista che sarà presentata in assemblea di lunedì.
Secondo due fonti a diretta conoscenza della situazione, Falciai è indagato dalla procura di Savona in qualità di ex presidente di Mondomarine, società di produzione di yacht di lusso con due cantieri, uno a Pisa e uno a Savona, che aveva rilevato per 30 milioni di euro nel 2014.
Una delle fonti precisa che è stato lo stesso Falciai a consegnare alla procura un rapporto che evidenziava irregolarità nella gestione dei cantieri.
Due giorni fa l'ispezione della Guardia di Finanza con l'iscrizione nel registro degli indagati di cinque persone per reati societari, tra cui lo stesso Falciai.
Secondo una delle fonti è questa la ragione che ha spinto Falciai a ritirare la propria disponibilità dalla presidenza del Monte dei Paschi "per senso di responsabilità".