Investing.com - Le azioni di Facebook (NASDAQ:FB) sembrano destinate ad un’altra giornata in calo, dopo il crollo del 2% negli scambi premarket, mentre prosegue il putiferio per l’accesso di terze parti ai dati personali degli utenti.
Il titolo ha visto un tonfo di quasi il 9% finora questa settimana, perdendo circa 60 miliardi di dollari del valore di mercato, dopo che gli investitori hanno scoperto che l’azienda di raccolta dati Cambridge Analytica avrebbe ottenuto e usato senza permetto dati di milioni di utenti.
L’Amministratore Delegato di Facebook Mark Zuckerberg ieri notte si è scusato per lo scandalo dei dati di Cambridge Analytica in occasione di un’intervista alla CNN e si è detto intenzionato a testimoniare davanti al Congresso.
Ha aggiunto che la sua compagnia ha commesso degli errori nella modalità di gestione dei dati appartenenti a 50 milioni dei suoi utenti ed ha promesso misure più severe per limitare l’accesso degli sviluppatori a tali informazioni.
Molti analisti hanno ora fatto sorgere i timori che l’incidente possa avere un impatto negativo sul coinvolgimento degli utenti su Facebook, ridimensionando il suo prestigio agli occhi dei pubblicitari.
E questo ha scatenato una serie di strani ribassi e riduzioni dell’obiettivo di prezzo delle azioni di Facebook, ulteriore indicazione che gli analisti di Wall Street si stanno rendendo conto dei rischi per la compagnia.
Per vedere le altre vignette settimanali di Investing.com, visita la pagina: https://it.investing.com/analysis/comics