ROMA/MILANO (Reuters) - E' finito il cda Telecom Italia (MI:TLIT) (Tim), che dovrà analizzare e approvare il contratto di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dell'AD Flavio Cattaneo.
L'uscita dell'AD potrebbe imprimere una svolta alla strategia del gruppo telefonico, soprattutto sul tema della rete dopo il botta e risposta di alcune settimane fa tra il manager e il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda.
Tim ha però smentito che l'uscita di Cattaneo sia legata alla polemica con Calenda, ma piuttosto "alla presa d'atto degli importanti risultati raggiunti in anticipo rispetto al piano che consentono di iniziare una nuova fase".
Candidato a sostituire il manager, è Amos Genish, attuale responsabile della convergenza a Vivendi (PA:VIV).
Telecom Italia, intanto, ha di fatto congelato il progetto Cassiopea di investire direttamente nella realizzazione di una rete a banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato, dove sta operando la società pubblica Infratel, decisione che aveva innescato la polemica col ministro.
Tim, dopo aver partecipato senza successo al bando Infratel per realizzare la rete e gestirla per 20 anni, aveva deciso di rinunciare a quelli successivi, annunciando che intendeva investire direttamente nelle aree di competenza di Infratel.
Sulla carta, il progetto dell'AD Tim era quello di costituire una newco con investitori finanziari, che avrebbe sostenuto la spesa per la rete nelle aree svantaggiate.
Diversi osservatori erano scettici sulla concreta realizzabilità dell'operazione, a causa del rapporto costi benefici poco interessante.
Di sicuro però l'annuncio poteva creare molte difficoltà al piano Infratel, che presupponeva l'assenza di privati.
Avrebbe messo fuori mercato le offerte di Open Fiber, controllata da Enel (MI:ENEI) e dalla Cassa Depositi e Prestiti, già approvate, per realizzare e gestire per 20 anni la rete a banda ultralarga nelle aree svantaggiate.