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Telecom, pressione del fondo Elliott su governance spinge giù il titolo

Pubblicato 13.03.2018, 13:46
Aggiornato 13.03.2018, 13:46
© Reuters.  Telecom, pressione del fondo Elliott su governance spinge giù il titolo

© Reuters. Telecom, pressione del fondo Elliott su governance spinge giù il titolo

Investing.com - Giornata debole per Telecom Italia (MI:TLIT) che tocca un -1,5% in mattinata per poi recuperare ma prosegue la seduta in rosso (-0,88%).

Prosegue sul gruppo l’attività del fondo Elliott che nei giorni scorsi aveva iniziato la scalata al capitale e sembrerebbe poter arrivare al 9%. La partita, però, sembrerebbe non fermarsi e secondo indiscrezioni di stampa, i rappresentanti americani del fondo avrebbero chiesto all’amministratore delegato, Amos Genish, di rivedere il consiglio di amministrazione proponendo componenti solo indipendenti.

Inoltre, Elliott vorrebbe la separazione della rete con l’attribuzione di azioni della nuova società agli azionisti e la conversione delle risparmio in ordinarie e anche il pagamento di un dividendo già a partire da quest’anno.

Nel frattempo, nei prossimi giorni potrebbe schiarirsi la situazione circa il capitale Telecom, con il Sole 24 Ore che scrive che il “fondo attivita di Paul Singer dovrà dichiarare perlomeno il superamento della prima soglia informativa del 3%, se non già quella del 5% (fino all’eventuale superamento del 10% non avrà poi nessun obbligo).

Tensione anche sul fronte sindacale con l’incontro di oggi con al centro dell’attenzione i 6.500 esuberi del piano industriale. «Siamo in una situazione di confusione - ha detto Fabrizio Solari segretario di Slc Cgil- Quello che si sta verificando intorno all'azienda lascia tante incertezze. È una situazione confusa: non c'è una visione a medio e lungo termine sul futuro di Tim dal tema della rete in poi. Inoltre ci apprestiamo a incontrare dei vertici che magari dal 24 aprile non saranno più in Tim dato che Elliott si appresta a portare in assemblea una propria lista e ha pronto un suo piano industriale che magari sarà diverso, anche sul fronte degli esuberi, da quello che Tim ci ha presentato».

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