MILANO (Reuters) - Enel (MI:ENEI) è fuori dalla gara avviata da Terra Firma che punta a cedere 130 impianti pari a 330 mw di energia solare in Italia.
In gara, oltre ad altri soggetti internazionali, resta F2i che, inizialmente, aveva presentato una manifestazione di interesse proprio insieme ad Enel.
Lo dicono a Reuters due fonti vicine al dossier.
Ieri anche Eni (MI:ENI) aveva reso noto di non essere più interessata a questo asset, mentre a metà giugno a fare il passo indietro era stata A2A (MI:A2). La scadenza per le offerte vincolanti è fissata a domani.
"Enel non presenterà un'offerta vincolante per gli asset messi in vendita da Terra Firma, mentre F2i la presenterà domani alla scadenza", dice una delle fonti.
Da un punto di vista finanziario per F2i non ci sono problemi, sottolinea una delle fonti. Il valore dell'operazione si aggira fra 1,3-1,5 miliardi di euro comprensivo del debito, pari a circa 900 milioni che comunque andrà rifinanziato.
A questo punto, in campo dovrebbero restare anche Sonnedix, produttore di energia solare controllato da fondi riferibili a Jp Morgan, e Quercus. Secondo una delle fonti, più incerta appare la posizione di Tages che potrebbe presentarsi da solo e non più con il fondo per le rinnovabili Masdar di Abu-Dhabi. Ci sarebbe poi un quinto gruppo, China General Nuclear.
La due diligence sugli impianti è stata molto serrata anche perché il fondo di private equity inglese punta ad accelerare l'operazione di uscita dall'Italia e a concludere la cessione degli asset entro i primi di agosto.
(Giancarlo Navach, Steve Jewkes)