MILANO (Reuters) - Il governo italiano ha avviato la procedura sul golden power su Telecom Italia (MI:TLIT) (Tim) con una decisione che enfatizza il tema sicurezza, ma non indebolisce la funzione di direzione e controllo di Vivendi (PA:VIV) sul gruppo telefonico.
E' quanto dicono alcune fonti di settore non direttamente coinvolte, dopo la decisione di ieri del governo, aggiungendo che la mossa su Vivendi era stata realizzata in seguito al contenzioso con la Francia sulla questione Fincantieri-Stx. La chiusura del contenzioso ha spinto il governo a un'azione "non punitiva" sul gruppo francese.
Una fonte di palazzo Chigi sembra corroborare questa tesi e dice che "non c'è nessuna guerra economica con la Francia".
Rimane aperto, però, il tema rete. AgCom sta infatti valutando se imporre a Tim la separazione, cioè il conferimento degli asset in una nuova società che sarà controllata al 100% da Tim. E il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda supporta questa possibilità. "Credo che le due società vadano separate", ha detto domenica in un'intervista TV.
Un m&a adviser che opera nel settore spiega che la procedura dell'esecutivo su Vivendi era iniziata dopo che il governo francese si è opposto all'ingresso di Fincantieri nel paese. Dopo l'accordo italo-francese, la situazione è scappata un po' di mano e alla fine bisognava trovare una soluzione coerente con l'apertura della procedura, ma che non creasse danni a Vivendi.
Una seconda fonte dice che, dopo l'accordo su Fincantieri, come era prevedibile, la vicenda si è chiusa senza scontentare nessuno, anche sulla rete al massimo si arriverà alla separazione, il resto sarà oggetto di trattativa.
Intanto il nuovo ceo del gruppo, Amos Genish, incontrerà nei prossimi giorni il ministro Calenda al quale, secondo una terza fonte vicina alla vicenda, il ceo illustrerà il piano per trasformare Tim in una digital telco.
Ieri il primo ministro Paolo Gentiloni ha attivato il golden power e ha imposto a Tim, Sparkle e Telsy che la delega alle attività aziendali rilevanti per la sicurezza nazionale vada a un componente del consiglio che sia cittadino italiano e munito di nulla osta di sicurezza e quindi ritenuto idoneo dal governo.
La delega dovrà comprendere la responsabilità di un'apposita unità organizzativa (organizzazione di sicurezza) preposta alle attività rilevanti.
Ciascuna delle società (Tim, Sparkle e Telsy) dovrà fornire preventiva informazione in merito a ogni decisione che possa ridurre o cedere capacità tecnologiche, operative, industriali nelle attività strategiche.
(Stefano Rebaudo)