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Tim più che disponibile su Open Fiber, Genish impegnato fino a 2020 e oltre

Pubblicato 20.06.2018, 15:23
Aggiornato 20.06.2018, 15:30
© Reuters. L'amministratore delegato di Telecom Italia Amos Genish

© Reuters. L'amministratore delegato di Telecom Italia Amos Genish

MILANO (Reuters) - Telecom Italia (MI:TLIT) (Tim) è più che disponibile a discutere un'integrazione con Open Fiber per mettere a comune denominatore le attività Ftth e punta a un rating investment grade nel 2019, che consentirà di distribuire una cedola.

Lo ha detto l'AD Tim, Amos Genish, in un incontro con i giornalisti, aggiungendo di essere impegnato a guidare il gruppo fino al 2020 e oltre, anche se in consiglio c'è qualcuno che alimenta speculazioni non vere.

Il gruppo intende inoltre verificare se il metodo di distribuzione delle sim del nuovo entrante nel mercato italiano Iliad è in linea con la normativa.

PIU' CHE DISPONIBILI A DISCUTERE FUSIONE CON OPEN FIBER

Tim dice che è aperta a discutere una fusione tra le attività Ftth del gruppo con l'operatore di rete concorrente Open Fiber, controllato dalla Cassa Depositi e Prestiti e da Enel (MI:ENEI).

"Anche se c'è spazio per un altro piccolo operatore... specialmente se focalizzato su Ftth, c'è anche spazio per il consolidamento in questo mercato", ha detto Genish in merito a Open Fiber. "Vediamo chiaramente i benefici economici che arrivano da questa combinazione".

"Siamo più che disponibili a partecipare a un dialogo su questa combinazione. Se ci sarà un tavolo saremo aperti al dialogo, se c'è la possibilità di mettere una società della fibra sotto un comune denominatore", ha aggiunto.

AD IMPEGNATO FINO A 2020 E ANCHE OLTRE

Genish ha ribadito il suo "forte impegno a guidare questo processo (di trasformazione del gruppo), insieme a una fantastica squadra di manager per arrivare a questa transizione, fino a fine del 2020, anche oltre".

"Non potrei essere più eccitato, come AD della società, su dove siamo ora e su dove abbiamo in programma di andare entro fine anno, entro la fine del 2019 e del 2020".

"Sfortunatamente, alcuni componenti del consiglio sono coinvolti nell'alimentare, dietro le quinte, speculazioni false, inaffidabili, interferendo allo stesso tempo con gli sforzi quotidiani del management".

"Stanno interferendo, non sono i benvenuti... ma non saranno loro a intimidirci e a indurci a non fare il nostro lavoro".

VEDE INVESTMENT GRADE IN 2019, POI CEDOLA

L'AD Telecom Italia ha spiegato di aver incontrato recentemente le agenzie di rating e di essere ottimista sugli sviluppi per Tim su questo fronte.

"Penso che se tutto va bene... spero che nel 2019 avremo il nostro rating investment grade. Ottenere questo rating investment grade consentirà a Tim di tornare al dividendo che è dovuto e giusto per i nostri azionisti".

Il fondo Elliott, secondo azionista di Tim dopo Vivendi (PA:VIV), che ha raccolto il voto degli istituzionali sulla richiesta di rinnovo del cda, chiedeva nel suo programma anche un rapido ritorno alla cedola.

ILIAD, METODO DI DISTRIBUZIONE SIM DISCUTIBILE

Iliad è entrata da qualche settimana nel mercato italiano annunciando un'offerta molto vantaggiosa, 5,99 euro al mese per 30 giga di Internet oltre a telefonate e sms illimitati.

L'operatore francese non ha però una rete distributiva in Italia e quindi si affida per la vendita delle Sim a chioschi digitali, sparsi nelle città e a un sistema di identificazione del cliente attraverso video o per mezzo dell'identificazione da parte di un corriere.

"Ci sono indicazioni che la pratica utilizzata da Iliad di vendere (le nuove Sim) attraverso chioschi non sia completamente conforme alla legge. Stiamo chiedendo alle autorità linee guida sulla materia", ha spiegato l'AD Tim.

© Reuters. L'amministratore delegato di Telecom Italia Amos Genish

(Agnieszka Flak)

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