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Ue, multa da 110 mln a Facebook per informazioni fuorvianti su WhatsApp

Pubblicato 18.05.2017, 11:01
Aggiornato 18.05.2017, 11:01
© Reuters.  Ue, multa da 110 mln a Facebook per informazioni fuorvianti su WhatsApp

© Reuters. Ue, multa da 110 mln a Facebook per informazioni fuorvianti su WhatsApp

BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha multato Facebook (NASDAQ:FB) per 110 milioni di euro per aver fornito informazioni scorrette e fuorvianti nella sua offerta per WhatsApp.

La Commissione, che nel suo ruolo di garante antitrust ha definito la multa "proporzionata e con effetto deterrente", ha spiegato che Facebook aveva dichiarato che non avrebbe fatto convergere gli account dei suoi iscritti con quelli di WhatsApp, mentre due anni più tardi ha lanciato un servizio che faceva esattamente questo.

La Commissione ha scoperto che, "contrariamente a quanto detto da Facebook nel corso dell'analisi dell'acquisizione, la possibilità tecnica del collegamento automatico tra le identità degli utenti di Facebook e di WhatsApp esisteva già nel 2014 e lo staff di Facebook era a consocenza di questa possibilità".

In una nota Facebook ha risposto che gli errori fatti nelle comunicazioni del 2014 non erano intenzionali e ha sottolineato che la Commissione ha confermato che questi non hanno effetti sulla valutazione dell'operazione. "Con l'annuncio di oggi la questione si chiude", conclude la società.

"La decisione di oggi manda un chiaro messaggio alle società che devono rispettare tutti gli aspetti delle regole Ue sulle fusioni, inclusi gli obblighi di fornire informazioni corrette", ha detto in una nota la commissaria Ue alla Concorrenza Margrethe Vestager.

"La Commissione deve poter prendere le decisioni sugli effetti dei merger sulla concorrenza con piena conoscenza dei fatti, riportati accuratamente", ha aggiunto.

La multa non comporta una revisione del via libera della Commissione all'operazione.

Alcuni giorni fa l'Antitrust italiano ha comminato a Whatsapp una multa da 3 milioni al termine di due istruttorie dalle quali è emerso, tra l'altro, che la società ha indotto gli utenti di WhatsApp Messenger ad accettare la condivisione dei propri dati con Facebook.

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