Investing.com - Positiva l’apertura di Wall Street questo mercoledì, gli investitori valutano le notizie dalle compagnie e i segni di una riduzione dell’inflazione, mentre il greggio schizza sulla scia della decisione del Presidente Donald Trump di far ritirare il paese dall’accordo sul nucleare iraniano e di imporre sanzioni all’Iran.
Alle 9:38 ET (13:38 GMT), l’indice Dow Jones sale di 74 punti, o dello 0,31%, l’indice S&P 500 va su di 9 punti, o dello 0,35% mentre il Nasdaq Composite è in salita di 15 punti, o dello 0,21%.
In un discorso trasmesso in televisione ieri, Trump ha affermato che gli Stati Uniti si tireranno indietro dall’accordo internazionale del 2015 mirato a negare a Tehran la possibilità di costruire armi nucleari e che riapplicheranno “il massimo livello di sanzioni economiche” all’Iran.
Le borse hanno chiuso in modo tiepido ieri dopo la notizia ma la propensione al rischio sembra essere tornata quest’oggi.
Il prezzo del greggio rimbalza di oltre il 2% nelle aspettative che la reintroduzione delle sanzioni possa inasprire ulteriormente le scorte globali, rendendo più difficile all’Iran esportare petrolio.
I future del greggio USA segnano un’impennata del 2,45% a 70,75 dollari alle 9:39 ET (13:39 GMT), mentre il greggio Brent schizza del 2,54% a 76,75 dollari.
L’impennata si registra in vista dei nuovi dati settimanali sulle scorte di greggio statunitensi che i trader attendono per valutare la forza della domanda del principale consumatore mondiale di oro nero e quanto velocemente i livelli di produzione continueranno ad aumentare.
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte relativo alla settimana terminata il 4 maggio oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT), nelle aspettative di un calo di 719.000 barili.
Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono scese di quasi 1,9 milioni di barili la scorsa settimana.
Tra le notizie sulle compagnie, Walmart (NYSE:WMT) crolla del 3% dopo aver annunciato che pagherà 16 miliardi di dollari per una partecipazione di maggioranza nell’indiana Flipkart.
Tra le componenti del Dow, Disney (NYSE:DIS) ha riportato un balzo del 21% degli utili soprattutto grazie all’uscita di Black Panther ed ai maggiori incassi dai parchi divertimento.
Tuttavia, gli investitori sembrano essersi concentrati sul crollo del 6% degli utili derivanti dalla divisione delle emittenti, con ESPN che continua a perdere abbonati. Il titolo segna un tonfo dell’1%.
Positivo invece TripAdvisor (NASDAQ:TRIP), che schizza alle stelle con +20% questo mercoledì dopo che il sito di viaggi e ristoranti ha battuto le aspettative.
Groupon (NASDAQ:GRPN) vede un rimbalzo di oltre il 10% dopo che il fornitore di coupon online ha riportato un’inattesa revisione dei profitti.
Ottimo anche l’andamento di Office Depot (NASDAQ:ODP), con un rimbalzo del 13% nonostante gli utili in linea con le stime; la compagnia ha però alzato le previsioni sul 2018.
Sul fronte dei dati economici, le letture annuali sull’indice sui prezzi alla produzione e sull’indice IPP core sono scese più del previsto ad aprile, rispettivamente al 2,6% e al 2,3%.
La Federal Reserve segue con attenzione questi dati dal momento che quando i produttori pagano di più per i beni è più probabile che l’aumento dei prezzi si ripercuota sui consumatori, perciò l’indice IPP può essere considerato uno dei principali indicatori dell’inflazione.
L’indice IPC di aprile sarà pubblicato domani.