Di Alessandro Albano
Investing.com - Dopo tre profit warning e un aumento di capitale, Saipem (BIT:SPMI) ha fatto sapere questa mattina della decisione di Francesco Caio di dimettersi dal proprio ruolo di Ad e direttore generale con "effetto immediato", ritenendo "completato - con il risultato della semestrale - il suo apporto al riorientamento e rilancio della società".
Prenderà il suo posto Alessandro Puliti, nominato nel luglio 2019 come Chief Upstream Officer di Eni (BIT:ENI) e dal febbraio scorso Dg della stessa Saipem. Le voci di un'uscita di Caio circolavano già da diverse settimane, a causa di un aucap sottoscritto al 70% e un titolo sempre molto volatile.
Ma l'ormai ex Ad non se ne va a mani vuote. Come si legge in nota, la società d'ingegneria ha deliberato di esercitare "il recesso dal rapporto di lavoro subordinato dirigenziale con Francesco Caio in coerenza con quanto stabilito nell'accordo del 29 luglio 2021, con pagamento dell'indennità sostitutiva del preavviso nella misura massima prevista dalle policy aziendali e dal contratto collettivo".
All'uomo che ha portato Poste Italiane (BIT:PST) in Borsa nel 2015 andranno 3,3 milioni di euro lordi, di cui 650 mila euro a titolo di preavviso, 1,95 milioni quale incentivo all'esodo e 700 mila a titolo di patto di non concorrenza e non sollecitazione.
Caio, viene precisato in nota, ha contribuito "a reagire alle criticità emerse in sede della backlog review avviata dal management in relazione alle commesse acquisite negli anni scorsi, backlog review che ha evidenziato, a causa del perdurare del contesto pandemico e dell’aumento dei costi delle materie prime e della logistica, un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti".
Da parte sua, i conti si possono dire migliorati. Dopo la perdita netta di 2,46 miliardi del 2021, nel secondo trimestre 2022 i ricavi sono saliti del 28% a circa 2,5 miliardi, con Ebitda adjusted a 176 milioni (+21%).
Il primo semestre 2022 è stato chiuso con un risultato netto in perdita di 130 milioni di euro, in miglioramento dal rosso di 779 milioni registrato nel primo semestre del 2021, con ricavi pari a 4,4 miliardi (+39%) ed Ebitda adjusted di 321 milioni rispetto ad un negativo di 266 milioni di euro nel primo semestre del 2021.
"Sulla base di questi risultati guardiamo con fiducia agli obiettivi dell'anno e di piano grazie anche al completamento della manovra finanziaria positivamente conclusa con l'aumento di capitale il 15 luglio", aveva commentato l'ex Ceo dopo i risultati.