BERLINO (Reuters) - Olaf Scholz vuole concludere le trattative che lo dovrebbero incoronare cancelliere entro Natale. L'accordo di oggi tra il suo partito dei Socialdemocratici, i Verdi e i liberali della Fdp per avviare delle consultazioni formali sono un notevole passo avanti in quella direzione.
Tra i partiti esiste un accordo di massima, che include un impegno nella lotta al cambiamento climatico, il mantenimento delle attuali aliquote fiscali, la semplificazione dell'immigrazione, il salario minimo e la non introduzione di un limite di velocità sulle autostrade. Malgrado l'intesa però, i gruppi di lavoro specializzati dei partiti devono ancora chiarire molte cose.
Nei prossimi due mesi, gli esperti dovranno sciogliere i molti nodi non affrontati nell'accordo di 12 pagine raggiunto tra i tre partiti. Per fare un confronto, l'accordo di coalizione del 2018 tra i conservatori di Angela Merkel e la Spd era lungo 175 pagine, dense di impegni specifici sulle politiche che i due partiti avrebbero varato.
L'accordo non è scontato, ma una sospensione delle trattative causerebbe uno shock notevole: dalla seconda guerra mondiale in poi non è mai successo che i partiti decidessero di far saltare il tavolo dopo essersi impegnati a delle consultazioni avanzate per creare una coalizione. Le trattative a tre del 2017 erano saltate durante la fase esplorativa.
Se non fosse possibile trovare un accordo, il presidente Frank-Walter Steinmeier dovrebbe intervenire, ma sarebbe una novità assoluta, e tutti navigherebbero a vista.
PAREGGIARE I CONTI
I partiti si sono impegnati a non aumentare le tasse, ma sia i Verdi che la Spd hanno fatto promesse in campagna elettorale, volte alla creazione di una società maggiormente ugualitaria, che richiederanno un impegno economico da parte del governo.
Una possibile soluzione potrebbe essere concentrare la spesa pubblica su temi cari ai liberali della Fdp, come ad esempio gli investimenti in infrastrutture digitali.
EUROPA
L'accordo spende parole dolci per l'Unione europea, ma molti dettagli devono ancora essere chiariti: la Fdp ad esempio rimane contraria al debito unico Ue che invece riscuote un notevole successo tra i Verdi e i Socialdemocratici.
MONDO
I Verdi e la Fdp sono molto più tiepidi della Spd e dei conservatori nei confronti della Cina, e concordano che le imprese cinesi non dovrebbero avere alcun ruolo nella costruzione della prossima generazione di reti di telecomunicazioni in Germania, in modo da mantenere tali reti sicure.
Secondo i Verdi il gasdotto Nord Stream 2, progettato per trasportare il gas russo in Europa Occidentale, aumenterà la dipendenza energetica della Germania da Mosca, oltre a confermarne la dipendenza dai combustibili fossili, dannosi per l'ambiente. Per questa ragione i Verdi non vogliono che il gasdotto entri in funzione.
(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)