Ricevi uno sconto del 40%
💎 WSM è in rialzo del +52,1% da quando la nostra AI l'ha scelta a dicembre! Scopri la nostra selezione di titoli premiumSblocca adesso

ANALISI - Italia e Francia, per investitori obbligazionari nessun rischio da elezioni

Pubblicato 13.01.2022, 17:47
Aggiornato 13.01.2022, 17:55
© Reuters. French President Emmanuel Macron and Italy's Prime Minister Mario Draghi smile during a news conference after signing an accord to try to tilt the balance of power in Europe, at Villa Madama in Rome, Italy, November 26, 2021. REUTERS/Remo Casilli

© Reuters. French President Emmanuel Macron and Italy's Prime Minister Mario Draghi smile during a news conference after signing an accord to try to tilt the balance of power in Europe, at Villa Madama in Rome, Italy, November 26, 2021. REUTERS/Remo Casilli

di Stefano Rebaudo

MILANO (Reuters) - La calma dei mercati obbligazionari a fronte di un possibile scossone al governo in Italia e alle elezioni francesi di aprile offre la prova, se ce ne fosse stato bisogno, che la dimostrazione di solidarietà dell'Europa durante la pandemia ha quasi cancellato del tutto i rischi di spaccature nella zona euro. 

La situazione nelle settimane che precedono questi eventi è molto diversa rispetto al 2017 e 2018, quando la prospettiva di una presidenza francese euroscettica e di estrema destra e le frizioni dei politici italiani con Bruxelles avevano infiammato i rispettivi indici che misurano le possibili spaccature all'interno della zona euro.

I timori di una "Frexit" o una "Quitaly" -- il rischio che questi Paesi abbandonino la moneta unica, causando il crollo del blocco monetario -- si erano rafforzati anche a causa dello shock causato dal referendum sulla Brexit nel 2016 in Gran Bretagna.

Ma le elezioni presidenziali francesi di questo aprile non sono allo stesso modo all'attenzione dell'opinione pubblica, nonostante esista la possibilità che un candidato di estrema destra arrivi al secondo turno.

I mercati risultano per lo più indifferenti anche alle elezioni del presidente della Repubblica in Italia, che inizieranno il 24 gennaio e potrebbero vedere il presidente del Consiglio Mario Draghi salire al Quirinale, con la possibilità di elezioni anticipate che potrebbero portare alla formazione di una coalizione potenzialmente fragile.

Il calo dei timori per un possibile sfaldamento del blocco monetario riflette un cambio di retorica, dopo che la pandemia ha evidenziato i benefici dell'appartenenza al blocco per gli Stati più indebitati.

"La retorica anti-euro non va più così di moda dopo la pandemia e il Next Generation Ue", ha detto Mauro Valle, portfolio manager di Generali (MI:GASI) Investments Partners, riferendosi al Fondo di ripresa creato nel 2020 dall'Unione europea per erogare fino a 800 miliardi di euro agli Stati membri.

Con l'avvicinarsi del voto presidenziale in Italia, lo spread tra Btp e Bund si è ampliato a circa 140 punti base, salendo di 10 punti base dalla fine di novembre.

Ma si tratta di meno della metà dei livelli raggiunti a ottobre 2018.

Allo stesso modo, gli spread francesi, che hanno superato gli 80 punti base all'inizio del 2017, sono ora intorno ai 30 punti base.

"Su una scala da uno a 10, dove 10 rappresenta il panico massimo, penso che potremmo ancora essere intorno all'1 o al 2", ha detto Rohan Khanna, strategist di Ubs. 

"Per quanto riguarda l'Italia ... le domande relative alla copertura di tale rischio (politico) sono appena iniziate", ha detto Khanna.

Lo strategist ha affermato di aver risposto lo scorso anno ad alcune domande dei clienti sui rischi francesi, ma anche che da allora le richieste in merito sono diminuite, forse perché le campagne elettorali di estrema destra stanno perdendo forza.

Sebbene dall'inizio di dicembre i rendimenti italiani e francesi siano aumentati, così come gli spread italiani con la Germania, la situazione è da leggere nel contesto di un incremento su larga scala, guidato da costi di prestito più elevati in tutto il mondo e dall'imminente riduzione degli acquisti di obbligazioni da parte della Banca centrale europea.

Pertanto, se nel 2017 e nel 2018 gli spread franco-tedeschi e italo-tedeschi sono cresciuti rispettivamente di circa 50 e 180 punti base, la maggior parte degli investitori interpellati da Reuters non si aspetta un aumento superiore ai 20-25 punti base del differenziale italiano nel corso delle votazioni per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica e in seguito.

© Reuters. French President Emmanuel Macron and Italy's Prime Minister Mario Draghi smile during a news conference after signing an accord to try to tilt the balance of power in Europe, at Villa Madama in Rome, Italy, November 26, 2021. REUTERS/Remo Casilli

Anche gli spread francesi dovrebbero muoversi in maniera modesta e un sondaggio effettuato a dicembre da Deutsche Bank (DE:DBKGn) ha rilevato che solo l'1% degli intervistati si aspetta che le elezioni siano un evento importante per i mercati finanziari.

E non c'è neanche alcun segnale di un'offerta più sicura che provochi una corsa alle obbligazioni tedesche, dove i rendimenti sono saliti in linea con gli altri Paesi.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Roma Stefano Bernabei, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)

Ultimi commenti

Vomito
Che si ridono? Scommettiamo (cosa impossibile) che se vince Berlusconi andra tutto in ******
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.