Di Alessandro Albano
Investing.com - La debolezza del comparto tecnologico continua a mettere pressione ai principali indici di Wall Street, dopo che le letture sull'inflazione della scorsa settimana hanno creato un certo nervosismo sui mercati azionari.
Intorno alle 16:00 CEST, il Nasdaq è l'indice che registra più vendite e segna il -0,6% a 13.344, segue lo S&P 500 al -0,48% e 4.154 punti, mentre l'industriale Dow Jones perde lo 0,4% a 34.241. Al contrario, balza oltre il 10% il CBOE Volatility Index a 20,93.
Tra i titoli "big tech", Apple (NASDAQ:AAPL) e Facebook (NASDAQ:FB) cedono entrambe intorno al -1%, mentre Alphabet (NASDAQ:GOOGL) segue con un calo del -0,6%, in linea con il cambio di direzione degli investitori che ora preferiscono azioni cicliche rispetto alle cosiddette growth, più sensibili a tassi ed inflazione, con maggior attenzione verso finanziari ed energetici.
Discorso inverso per Discovery (NASDAQ:DISCA) e AT&T Inc (NYSE:T) dopo che quest'ultima ha affermato di essere "in trattive avanzate" per una fusione tra WarnerMedia e la stessa Discovery.
Secondo il managing director di JPMorgan (NYSE:JPM) Nikolaos Panigirtzoglou, "non solo gli indicatori della scorsa settimana sono segnali di quanto scomoda può diventare l'inflazione, ma dimostrano anche quanto il mercato azionario sia in iper-comprato".
La scorsa settimana è stata una delle più nere del 2021 per i listini statunitensi, con l'S&P che ha perso il 4% e il Nasdaq il -2,3%, registrando la peggior settimana da fine febbraio.