Investing.com - La sterlina scende contro il dollaro questo mercoledì, riavvicinandosi al minimo di 18 mesi nonostante i dati positivi sull’occupazione britannica; pesano infatti i verbali dell’ultimo vertice della Banca d’Inghilterra che hanno mostrato l’intenzione della banca di mantenere i tassi di interesse invariati.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,5076 negli scambi della mattinata europea, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,5106, giù dello 0,25%.
Supporto a 1,5032, il minimo dell’8 gennaio e di 18 mesi e resistenza a 1,5236, il massimo del 16 gennaio.
Nel report dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico si legge che il tasso di disoccupazione è sceso al 5,8% nel trimestre terminato a novembre dal 6,0% del trimestre precedente, al di sotto della lettura prevista pari al 5,9%.
Il report ha mostrato inoltre che il numero delle nuove richieste di disoccupazione si è ridotto di 29.700 unità il mese scorso, contro il calo previsto di 25.000 unità. Il dato di novembre è stato rivisto ad un calo di 29.600 unità dalla riduzione precedentemente riportata di 26.900 unità.
I dati hanno mostrato inoltre che l’indice dei salari medi è salito dell’1,7% nel trimestre conclusosi a novembre, in linea con le previsioni, dopo l’aumento dell’1,4% nel trimestre terminato ad ottobre.
Escludendo i bonus, gli stipendi sono aumentati dell’1,8% nel trimestre terminato a novembre, al di sotto del previsto aumento dell’1,9% dopo l’incremento dell’1,6% nel trimestre conclusosi ad ottobre.
I verbali del vertice di politica monetaria di gennaio della BoE hanno mostrato che i funzionari hanno votato all’unanimità per mantenere invariato il programma di acquisti di stimolo.
I funzionari si sono trovati d’accordo inoltre nel mantenere i tassi di interesse al minimo storico dello 0,5%. Durante gli ultimi cinque vertici, Martin Weale e Ian McCafferty avevano votato per alzare i tassi allo 0,75%.
La sterlina scende contro l’euro, con la coppia EUR/GBP su dello 0,43% a 0,7658.
Il sentimento sulla moneta unica resta vulnerabile mentre gli investitori si chiedono se domani la Banca Centrale Europea annuncerà il nuovo programma di allentamento monetario.
Pesa inoltre l’incertezza per l’esito delle elezioni in Grecia, previste per domenica, mentre la Syriza, il partito anti-salvataggio, resta in testa ai sondaggi.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle concessioni edilizie e le nuove costruzioni.