MILANO (Reuters) - Ripartirà da capo il processo a carico dell'ex presidente di Bmp Massimo Ponzellini -- accusato assieme ad altri 13 di finanziamenti illeciti -- dopo che uno dei giudici a latere è stato trasferito e che la presidenza del Tribunale di Milano ha deciso di non fargli più seguire il processo.
Dopo il trasferimento del giudice, nell'udienza odierna le difese non hanno dato il consenso ad acquisire i verbali delle deposizioni già rese e quindi bisogna ripetere l'esame di una trentina di testimoni.
Di conseguenza, si avvicina la prescrizione per le accuse.
Nel caso si cambino i giudici a processo in corso, la legge prevede infatti che si debba ripartire dall'inizio per il 'principio dell'immutabilità del giudice' per cui la sentenza non può essere emessa da giudici diversi rispetto a quelli che hanno partecipato al dibattimento.
Secondo il pm Roberto Pellicano, titolare dell'inchiesta che nel 2012 aveva portato il banchiere Ponzellini agli arresti domiciliari, all'interno di Bpm (MI:PMII) sarebbe stata creata all'epoca una "struttura parallela e deviata verso interessi personali" che avrebbe erogato prestiti per oltre 230 milioni di euro anche a "soggetti segnalati da ambienti politici o imprenditoriali". In cambio dei prestiti, gli imputati avrebbero ricevuto mazzette per circa 2,4 milioni.
Ponzellini ha respinto le accuse.
La scorsa settimana, la procura di Milano ha notificato la richiesta di archiviazione nei confronti di Ponzellini e altri quattro indagati a conclusione dell'inchiesta sul prestito obbligazionario convertendo 2009-2013 al tasso del 6,75%, come riferito da fonti giudiziarie.
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