ROMA (Reuters) - Voto anticipato dopo che si sarà pronunciata la Consulta senza cambiare la legge elettorale o governo di responsabilità nazionale per tutto il 2017 e nuovo sistema. Spetta ai gruppi parlamentari decidere.
E' la linea di Matteo Renzi, che alle 19,00 rimetterà il suo mandato da premier nelle mani di Sergio Mattarella, quando manca meno di mezz'ora alla Direzione del suo partito, il Pd, dopo la sconfitta sonora elettorale.
"Stasera alle 19 formalizzo le mie dimissioni. Il Presidente della Repubblica farà le consultazioni. Toccherà ai gruppi parlamentari decidere che cosa fare. Vorranno andare subito a elezioni? Nel caso si dovrà attendere la Sentenza della Consulta di martedì 24 gennaio e poi votare con le attuali leggi elettorali, come modificate dalla Corte", scrive Renzi nella enews.
"Se i gruppi parlamentari vorranno invece andare avanti con questa legislatura, dovranno indicare la propria disponibilità a sostenere un nuovo Governo che affronti la legge elettorale ma soprattutto un 2017 molto importante a livello internazionale", aggiunge i premier uscente riferendosi ai 60 anni dell'Ue, alla presidenza del G7 alla partecipazione al consiglio di sicurezza Onu dell'Italia come membro non permanente.
"Non sono io a decidere ma devono essere i partiti – tutti i partiti – ad assumersi le proprie responsabilità. Il punto non è cosa vuole il presidente uscente, ma cosa propone il Parlamento".
Poi una nuova stoccata al fronte del no, che ha vinto il referendum e del quale fa parte anche la minoranza del Pd legata a Pierluigi Bersani: "Sarà interessante capire cosa pensano anche i partiti del Fronte del no al referendum, non solo i partiti dell'attuale maggioranza".
La scadenza naturale della legislatura è nella primavera 2018.