Investing.com - Il prezzo dell’oro sale questo venerdì, ma oscilla ancora vicino al minimo di 10 mesi dal momento che continuano a pesare il dollaro forte e le aspettative di nuovi aumenti dei tassi USA l’anno prossimo.
I future dell’oro con consegna a febbraio sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange salgono dello 0,13%, a 1.132,15 dollari, non lontano dal minimo di 10 mesi del 15 dicembre di 1.123,90.
Il contratto di febbraio ha chiuso la seduta di ieri in calo dello 0,22% a 1.130,70 dollari l’oncia.
I future troveranno supporto a 1.123,90 dollari e resistenza a 1.136,10 dollari, il massimo di mercoledì.
Il dollaro è stato incoraggiato dai dati di ieri del Dipartimento per il Commercio USA, secondo cui il prodotto interno lordo è cresciuto al tasso annuo del 3,5% nel trimestre terminato il 30 settembre, in salita dalla stima precedente del 3,2% ed al di sopra del 3,3% previsto.
Il biglietto verde resta supportato da quando la scorsa settimana la Federal Reserve ha concluso il vertice di politica monetaria alzando i tassi di interesse di 25 punti base ed ha annunciato tre nuovi aumenti nel 2017.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 103,06, poco meno del nuovo massimo di 14 anni di martedì di 103,62.
Un dollaro forte di solito pesa sull’oro poiché ne riduce l’appeal come investimento alternativo e rende le materie prime valutate in dollari più costose per i titolari di altre valute.
Intanto, i future dell’argento con consegna a marzo scendono dello 0,21%, a 15,838 dollari l’oncia troy, mentre i future del rame con consegna a marzo salgono dello 0,10%, a 2,502 dollari la libbra.