Investing.com - Il dollaro riprende la sua corsa contro le altre principali valute questo martedì, sostenuto dalle aspettative di tassi di interesse più elevati, mentre la sterlina tocca il massimo di due settimane contro l’euro dopo i dati positivi sul settore manifatturiero britannico.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,83% a 103,22, il massimo dal 28 dicembre.
L’indice è sceso lo scorso venerdì, con gli investitori che hanno bloccato i profitti sulla scia dell’impennata che aveva fatto schizzare il dollaro al massimo di 14 a dicembre.
Il dollaro grazie alle aspettative di una crescita più veloce dell’economia statunitense e di aumenti dei tassi rapidi sotto la Presidenza di Donald Trump.
Il cambio GBP/USD si attesta a 1,2289 nonostante i dati che hanno mostrato una crescita dell’attività manifatturiera al massimo di due anni e mezzo a dicembre.
Dopo il report la sterlina ha toccato il massimo di due settimane contro l’euro, con il cambio EUR/GBP in calo dello 0,63% a 0,8460.
Nel report del gruppo di ricerche di mercato Markit si legge che l’indice PMI sul settore manifatturiero britannico ha segnato un dato destagionalizzato di 56,1 il mese scorso, da una lettura di 53,4 di novembre.
I dati indicano che le industrie britanniche hanno chiuso il 2016 in positivo nonostante il voto di giugno della Brexit.
L’euro scende contro il dollaro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,43% contro il biglietto verde a 1,0409.
Il dollaro è sceso contro lo yen, con il cambio USD/JPY in salita dello 0,53% a 118,12, non lontano dal massimo di 10 mesi di 118,65 toccato il 15 dicembre.
Il dollaro australiano rimano supportato, con il cambio AUD/USD in salita dello 0,35% a 0,7211 dopo i dati che hanno mostrato un aumento dell’attività industriale cinese a dicembre.
L’indice PMI Caixin sul manifatturiero cinese è salito a 51,9 a dicembre, rispetto alla lettura di 50,9 di novembre.