MILANO/PADOVA (Reuters) - Veneto Banca e Popolare Vicenza hanno deliberato l'avvio di iniziative per una conciliazione transattiva rivolta agli azionisti che hanno investito nelle azioni delle due banche negli ultimi dieci anni.
Nel dettaglio Pop Vicenza offre un riconoscimento di 9 euro per azione ai circa 94.000 azionisti che hanno acquistato azioni della banca vicentina tra l'1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2016, dice una nota.
Per Veneto Banca l'offerta riguarda circa 75.000 azionisti, circa l'85% del totale, a cui verrà proposto un indennizzo "forfettario e onnicomprensivo" pari al 15% della perdita teorica sofferta in conseguenza di acquisti di azioni effettuati tra l'1 gennaio 2007 e il 31 dicembre 2016, spiega un'altra nota.
La validità delle due offerte è subordinata ad adesioni pari ad almeno l'80%, anche se questa condizione è rinunciabile da parte delle due banche.
Gli azionisti di Veneto Banca potranno aderire fino al 15 marzo. Quelli di Pop Vicenza potranno manifestare il proprio interesse fino al 15 marzo e aderire entro il 22 marzo sottoscrivendo l'accordo transattivo. L'esito delle due proposte è atteso in aprile.
Pop Vicenza si riserva la facoltà di estendere fino al 30 giugno il periodo entro il quale sarà possibile aderire all'offerta "in presenza di motivate ragioni".
Gli azionisti che aderiscono alle due offerte dovranno rinunciare a promuovere azioni legali e a qualsiasi pretesa in relazione all'investimento o mancato disinvestimento di titoli azionari delle due banche. I titoli resteranno comunque di proprietà dell'azionista.
Il presidente di Pop Vicenza Gianni Mion ha dichiarato che la proposta "serve per rendere la banca appetibile per investitori terzi". "La banca avrà bisogno di capitale ed è impensabile che investitori possano investire in una banca che ha incertezze legate a cause legali. Mi auguro adesioni alte, superiori all'80%", ha proseguito.