ROMA (Reuters) - La commissione Bilancio della Camera ha inserito in manovra alcune norme per facilitare la cessione di crediti deteriorati.
L'emendamento, presentato dal Pd ma scritto d'intesa con l'esecutivo, consente alle società che cartolarizzano i crediti deteriorati di erogare finanziamenti ai debitori.
L'obiettivo è "favorire il ritorno in bonis del debitore ceduto".
Viene inoltre sancito che le società potranno investire in "azioni, quote ed altri titoli e strumenti partecipativi derivanti dalla conversione di parte dei crediti oggetto di cessione".
Gli accordi di ristrutturazione creditizia, che possono includere anche una conversione di parte del debito in equity, sono di solito un elemento chiave nei processi di recupero dei prestiti incagliati o, secondo la nuova terminologia, 'unlikely to pay'.
Infine, il testo stabilisce che "può essere costituita una società veicolo, nella forma di società di capitali, avente come oggetto sociale esclusivo il compito di acquisire, gestire e valorizzare, nell'interesse esclusivo dell'operazione di cartolarizzazione, i beni mobili immobili e mobili" costituiti a garanzia dei crediti.
Un secondo emendamento del Pd, approvato dai deputati, esclude dal bail-in i fondi pensione. Quindi, se per autorizzare un salvataggio pubblico si dovranno imporre perdite ad azionisti o obbligazionisti di una banca in crisi, i fondi manterranno comunque la titolarità di azioni o attivi in gestione.
"Sulle somme di denaro e sugli strumenti finanziari della forma pensionistica complementare depositate a qualsiasi titolo presso un depositario non sono ammesse azioni dei creditori del depositario, del sub-depositario o nell'interesse degli stessi", si legge nel testo.
La manovra approderà in aula domani, dove è già acquisito che l'esecutivo porrà la questione di fiducia.
(Giuseppe Fonte)