Tramite i certificati d’investimento è possibile catturare i generosi rendimenti delle valute emergenti beneficiando di particolari strategie a capitale protetto o condizionatamente protetto
La caccia al rendimento sta spingendo gli investitori a ricercarlo anche nelle aree a più alto rischio. Tra le quali le valute dei Paesi emergenti, che sono ancora capaci di offrire tassi di una certa consistenza. Il problema è che si tratta di una tipologia di investimento con un profilo di rischio molto più elevato rispetto ai classici titoli di stato della zona euro. Come riuscire a spuntare i ghiotti rendimenti delle valute emergenti con una protezione del capitale investito? Un’opzione a disposizione è rappresentata dai certificati d’investimento. Si tratta di strumenti finanziari derivati che offrono la possibilità di investire su qualsiasi mercato (azionario, materie prime, tassi di interesse e valute) con diverse varianti tramite le quali è possibile intraprendere particolari strategie di investimento a capitale protetto o condizionatamente protetto.
LE CARATTERISTICHE COMUNI
Essendo emessi da banche o istituzioni finanziarie espongono i sottoscrittori al rischio emittente (ovvero alla possibilità che chi lo emette possa fallire) ma sono anche trasparenti: prescrivono un prospetto di quotazione approvato da Consob – o da un’altra autorità europea – e sono negoziati in Borsa sul mercato SeDeX di Piazza Affari...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge