ROMA (Reuters) - Il prodotto interno lordo italiano crescerà quest'anno dello 0,2% e il prossimo anno dello 0,5% secondo le stime aggiornate della Banca d'Italia, che ha rivisto le precedenti previsioni di luglio.
In luglio Via Nazionale aveva previsto una crescita dello 0,1% nel 2019 e dello 0,8% nel 2020.
Per il 2021 Bankitalia prevede ora una crescita dell'1%, lievemente ridotta rispetto all'1,1% visto a luglio.
"La stima è marginalmente più elevata per il 2019, riflettendo le informazioni più favorevoli disponibili per i primi nove mesi dell'anno, e lievemente inferiore nel 2020 e nel 2021, a seguito degli effetti della più accentuata debolezza del quadro internazionale, in larga parte, ma non interamente, compensati dallo stimolo proveniente dai più bassi tassi di interesse", spiega Via Nazionale in una nota di commento alle previsioni.
La banca centrale precisa che le nuove stime per il Pil sono riferite a variazioni stimate su dati trimestrali destagionalizzati e corretti per il numero di giornate lavorative. Senza tale correzione, che renderebbe il confronto omogeno con il dato grezzo fornito dal governo, il Pil crescerebbe dello 0,6% nel 2020, dello 0,9% nel 2021 e dell'1% nel 2022. Il governo stima una crescita rispettivamente dello 0,6% nel 2020 e dell'1% per i due anni successivi.
L'attesa sull'inflazione, misurata secondo l'indice armonizzato IPCA, è stata lievemente tagliata allo 0,6% (da 0,7%) per il 2019, allo 0,7% (da 0,9%) per il 2020 e all'1,1% (1,4%) per il 2021.
Il tasso di disoccupazione medio annuo è visto al 10% (10,2 la stima di luglio) per il 2019, al 9,7% (10,2) nel 2020 e al 9,6% (10,0) nel 2021.
(Stefano Bernabei, in redazione a Milano Alessia Pé)