Di Mauro Speranza
Investing.com – La trimestrale di Tesla (NASDAQ:TSLA) comunicata la scorsa settimana conferma la performance del titolo in borsa e rende sempre più ricco Elon Musk, che ora può ricevere la quarta tranche del suo compenso da 55 miliardi di dollari.
I requisiti per rendere il già quinto uomo più ricco al mondo ancora più felice erano già stati raggiunti grazie alla capitalizzazione di mercato di sei mesi di Tesla di 250 miliardi di dollari, ieri già a 385 miliardi di dollari.
L’altro requisito riguardava l’Ebitda cumulato (utili prima degli interessi, deprezzamento delle tasse e ammortamento) di 4,5 miliardi di dollari in quattro trimestri consecutivi: gli 1,8 miliardi di dollari dell’ultimo trimestre si aggiungono ai 5 miliardi raggiunti nei quattro trimestri precedenti.
Elon Musk aveva già sbloccato le precedenti tranche ricevendo 571 milioni di dollari in compensi azionari per i nove mesi terminati il 30 settembre, il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
La quinta delle 12 tranche concordate con la società verrà ottenuta da Elon Musk nel caso in cui Tesla raggiungerà i 6 miliardi di dollari di Ebitda annualizzato o 55 miliardi di dollari di entrate annualizzate, a cui si deve aggiungere per sei mesi una media di capitalizzazione di mercato di 300 miliardi di dollari.
La trimestrale di Tesla e la fiducia degli analisti
Il “best quarter in history”, ovvero la migliore trimestrale di sempre secondo la definizione di Elon Musk, ha visto un record di vendite (+44%), arrivando a 139.300 unità e rendendo possibile il traguardo delle 500 mila unità consegnate nel 2020.
I ricavi sono cresciuti del 39,2% a 8,77 miliardi di dollari e il margine loro è aumentato al 27,7%. L’utile operativo è arrivato a 809 milioni di dollari, l’utile netto a 874 milione e l’utile per azione è cresciuto da 0,37 a 0,76 dollari, mentre le attese erano di 0,50 centesimi.
Da Morningstar hanno “alzato l’Economic moat rating da Assente a Medio in ragione del miglioramento delle previsioni relative alla redditività futura del gruppo. La principale fonte di vantaggio competitivo di Tesla è la forza del suo marchio, ormai diventato sinonimo di innovazione, e crediamo che questo asset non rischi di deprezzarsi in futuro a causa della maggior concorrenza nel segmento delle auto elettriche”, dice David Whiston analista azionario di Morningstar. “Tesla continuerà ad innovare per stare al passo dei competitor del settore auto e i miglioramenti nelle prestazioni della Model S e l’abbattimento dei costi delle batterie ci suggeriscono che la casa automobilistica americana manterrà un vantaggio tecnologico e di costo difficilmente colmabile dai competitor nel breve periodo”.
A rafforzare le convinzioni degli analisti ci sono anche i dati del terzo trimestre, in cui Tesla ha registrato un utile per azione superiore alle attese del mercato e pari a due volte quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno, e le migliori previsioni sui volumi di vendita da qui al 2029. “Abbiamo alzato le stime sulle auto consegnate per il 2021 da 800mila a 950mila, anche in ragione dell’apertura dei nuovi stabilimenti a Berlino, in Texas e a Shanghai, e ora ipotizziamo per il 2029 la vendita di quasi 23 milioni di veicoli (+37% rispetto alle nostre precedenti stime). L’incremento della capacità produttiva potrebbe danneggiare i margini di profitto, dato che gli impianti devono essere utilizzati a pieno regime per essere efficienti, ma siamo fiduciosi che la domanda per i modelli Tesla (+43,6% rispetto al terzo trimestre del 2019) non si raffreddi nei prossimi anni”, conclude Whiston.