100 miliardi per tenere la gente al lavoro e consentire alle imprese di sopravvivere.
Il fondo Ue SURE mobilita risorse per tutelare l'occupazione durante la difficile congiuntura economica, innescata dalla pandemia.
Il Commissario Ue per l'economia Paolo Gentiloni ha spiegato che questo programma di aiuti, destinato a finanziare i piani nazionali di lavoro a tempo ridotto e cassa integrazione, "è la prima, vera risposta comune dei Paesi europei".
Durante la pandemia, i governi europei sovvenzionano dunque i salari e tengono i lavoratori a libro paga attraverso il lavoro a tempo ridotto e la cassa integrazione.
L'iniziativa della Commissione europea SURE funge da "seconda linea di difesa" per questi programmi, fornendo assistenza finanziaria di emergenza per 90,3 miliardi di euro in prestiti a 18 paesi dell'Unione.
La Commissione prende in prestito fino a 100 miliardi di euro emettendo obbligazioni a basso tasso di interesse che beneficiano del solido rating creditizio dell'Unione.
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In seguito, accorda i proventi agli Stati membri alle stesse condizioni.Le obbligazioni SURE sono obbligazioni sociali: significa che i fondi sono finalizzati alla reale salvaguardia del tessuto sociale.
I primi social bond sono stati quotati alla Borsa del Lussemburgo nell'ottobre 2020. Hanno fatto la storia del mercato obbligazionario, attirando la più alta richiesta di vendita di obbligazioni da parte degli investitori, a oltre 233 miliardi di euro, quasi 14 volte i 17 miliardi di euro che l'Ue ha raccolto dall'emissione.
Alla fine del 2020, la Commissione Europea aveva emesso obbligazioni sociali per 39,5 miliardi di euro in tre round. Il resto dell'emissione per il regime SURE fino a 100 miliardi di euro sarà completato nel 2021.
Tutti i titoli emessi nel 2020 devono essere rimborsati tra il 2025 e il 2051.