Investing.com – I futures del petrolio greggio sono in calo questo venerdì, continuano a pesare i timori per le conseguenze della paralisi federale negli USA, nonostante la tempesta del Golfo del Messico sia un pericolo per le scorte.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a novembre sono stati scambiati a 103,13 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,18%.
Il contratto di novembre è sceso ieri dello 0,76%, a 103,31 dollari al barile.
I futures del petrolio troveranno supporto a 101,44 dollari al barile, minimo del 2 ottobre e resistenza a 104,37 dollari al barile, massimo di giovedì.
Intanto, i mercati restano cauti mentre gli investitori continuano a soppesare le implicazioni del protrarsi di una paralisi federale.
Ieri i dati piuttosto deludenti sul settore dei servizi USA hanno alimentato i timori che la paralisi federale possa avere conseguenze ancora più gravi sull’economia statunitense.
L’ISM ha dichiarato che l’indice PMI non manifatturiero è sceso al minimo di tre mese di 54,4 a settembre, da una lettura di 58,6 ad agosto. Gli analisti avevano previsto un calo dell’indice a 57,4 lo scorso mese.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato ieri che il report sull’occupazione di settembre non sarà rilasciato oggi come previsto, per via dello shutdown. ha aggiunto inoltre che non è stata fissata alcuna data per il rilascio dei dati.
Gli investitori stanno valutando inoltre come lo stallo politico di Washington influenzerà i negoziati per aumentare il tetto massimo USA che, secondo il Dipartimento per il Tesoro USA, sarà raggiunto il 17 ottobre.
La Direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, ha dichiarato ieri che l’eventuale decisione di non alzare il tetto de debito statunitense potrebbe danneggiare l’economia mondiale ed ha avvisato inoltre che l’economia statunitense potrebbe segnare un calo sotto il 2% quest’anno.
I prezzi del greggio sono stati tuttavia sostenuti dalla decisione delle Compagnie petrolifere presenti nel Golfo del Messico di chiudere la produzione e far evacuare il personale per via della Tempesta Tropicale che si dirige verso il bacino.
Il Centro Nazionale Uragani ha dichiarato che si prevede che la tempesta si avvicini oggi al livello di uragano e che raggiunga le Coste del Golfo tra Luisiana e Florida durante il week end.
Il Golfo del Messico fornisce circa un quinto della produzione statunitense di greggio.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a novembre sono scesi dello 0,09% a 108,91 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 5,78 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a novembre sono stati scambiati a 103,13 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,18%.
Il contratto di novembre è sceso ieri dello 0,76%, a 103,31 dollari al barile.
I futures del petrolio troveranno supporto a 101,44 dollari al barile, minimo del 2 ottobre e resistenza a 104,37 dollari al barile, massimo di giovedì.
Intanto, i mercati restano cauti mentre gli investitori continuano a soppesare le implicazioni del protrarsi di una paralisi federale.
Ieri i dati piuttosto deludenti sul settore dei servizi USA hanno alimentato i timori che la paralisi federale possa avere conseguenze ancora più gravi sull’economia statunitense.
L’ISM ha dichiarato che l’indice PMI non manifatturiero è sceso al minimo di tre mese di 54,4 a settembre, da una lettura di 58,6 ad agosto. Gli analisti avevano previsto un calo dell’indice a 57,4 lo scorso mese.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato ieri che il report sull’occupazione di settembre non sarà rilasciato oggi come previsto, per via dello shutdown. ha aggiunto inoltre che non è stata fissata alcuna data per il rilascio dei dati.
Gli investitori stanno valutando inoltre come lo stallo politico di Washington influenzerà i negoziati per aumentare il tetto massimo USA che, secondo il Dipartimento per il Tesoro USA, sarà raggiunto il 17 ottobre.
La Direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, ha dichiarato ieri che l’eventuale decisione di non alzare il tetto de debito statunitense potrebbe danneggiare l’economia mondiale ed ha avvisato inoltre che l’economia statunitense potrebbe segnare un calo sotto il 2% quest’anno.
I prezzi del greggio sono stati tuttavia sostenuti dalla decisione delle Compagnie petrolifere presenti nel Golfo del Messico di chiudere la produzione e far evacuare il personale per via della Tempesta Tropicale che si dirige verso il bacino.
Il Centro Nazionale Uragani ha dichiarato che si prevede che la tempesta si avvicini oggi al livello di uragano e che raggiunga le Coste del Golfo tra Luisiana e Florida durante il week end.
Il Golfo del Messico fornisce circa un quinto della produzione statunitense di greggio.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a novembre sono scesi dello 0,09% a 108,91 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 5,78 dollari al barile.