MILANO (Reuters) - Btp in lieve calo a fine mattinata ma con uno spread su Bund che stringe, grazie anche ai buoni numeri odierni sulla crescita italiana del secondo trimestre.
Il Pil italiano è aumentato dello 0,4% congiunturale nel secondo trimestre, in linea con le attese, con una crescita acquista per il 2017 già dell'1,2%.
Secondo lo strategist di Ing Martin Van Vliet la crescita aiuterà a far scendere il rapporto debito-Pil, "che è uno dei driver fondamentali dello spread". "Ci aspettiamo comunque che lo spread riallarghi sopra i 200 punti base in vista delle elezioni dell'anno prossimo, ma il buon momento della crescita aiuterà certamente a tenerlo giù".
In mattinata lo spread Btp/Bund ha oscillato in area 160 pb; venerdì si era riportato a quota 168, ai massimi da metà luglio. Il tasso sul decennale italiano scambia poco sopra il 2%, sotto cui non scende dal 10 agosto.
"I volumi sono bassissimi, ma nel complesso i Btp si comportano bene, senza correzioni scomposte" commenta un trader. "Anche ieri, sulle notizie dalla Corte costituzionale tedesca, non abbiamo visto un allargamento significativo".
La Corte costituzionale tedesca ha stabilito che il Qe potrebbe violare le regole sul divieto di finanziamento agli Stati, rimandando tuttavia la decisione definitiva alla Corte europea di giustizia, che già in passato si è espressa a favore dei programmi di acquisto della Bce. Tuttavia il pronunciamento potrebbe condizionare la banca centrale, quando dovrà decidere un'eventuale estensione del Qe oltre dicembre.
Intanto, secondo fonti, il presidente Bce Draghi non darà nuove indicazioni di politica monetaria nella conferenza di Jackson Hole della settimana prossima, con l'obiettivo di tenere fermo il dibattito fino all'autunno.
"Penso che per ora Draghi voglia evitare oscillazioni di mercato eccessive, ma è ovvio che prima o poi se ne parlerà" conclude il trader. "L'attesa è assolutamente per un'uscita graduale dal Qe, ma finché la Bce non darà indicazioni chiare, andremo avanti con questo tira e molla delle aspettative".
Stamane il Tesoro spagnolo ha collocato 4,47 miliardi di euro di titoli a 6 e 12 mesi (su un'offerta di 4-5) con tassi in lieve calo; il Portogallo ha invece assegnato un miliardo, l'importo massimo, di titoli a 3 e 11 mesi.