Investing.com - Il prezzo del greggio continua ad oscillare vicino ai massimi plurisettimanali questo martedì, in un clima di ottimismo sulla scia della notizia che l’Arabia Saudita intende continuare a ridurre i livelli della produzione.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna ad aprile scende di 14 centesimi, o dello 0,22% a 63,77 dollari al barile alle 03:30 ET (07:30 GMT), staccandosi dal massimo di oltre tre settimane di 64,22 dollari di ieri.
Intanto, il greggio Brent con consegna ad aprile sull’ICE Futures Exchange di Londra va giù di 15 centesimi, o dello 0,22%, a 67,14 dollari al barile, dopo aver segnato il massimo di oltre due settimane di 67,65 dollari nella seduta precedente.
Il prezzo del greggio si è rafforzato quando nel fine settimana il ministro per il petrolio saudita Khalid al-Falih ha reso noto che la produzione petrolifera del paese nel periodo che va da gennaio a marzo sarà ben al di sotto della quota dei tagli alla produzione, con esportazioni pari in media a meno di 7 milioni di barili al giorno.
Falih ha aggiunto che spera che i produttori di greggio globali riescano a creare un accordo permanente per stabilizzare il mercato al termine degli attuali tagli alla produzione quest’anno.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio (OPEC), insieme ad alcuni paesi non-OPEC con a capo la Russia, a dicembre ha deciso di proseguire con i tagli alla produzione di greggio fino alla fine del 2018.
L’accordo per tagliare la produzione di 1,8 milioni di barili al giorno è stato siglato lo scorso inverno dall’OPEC, dalla Russia e da altri nove produttori. Il patto sarebbe dovuto scadere nel marzo 2018 ed era già stato prorogato.
La materia prima resta supportata inoltre in seguito ai dati della scorsa settimana della U.S. Energy Information Administration, secondo cui le scorte di greggio sono diminuite di 1,6 milioni di barili, mentre la produzione petrolifera è scesa a 10,27 milioni di barili al giorno dai 10,271 milioni della settimana prima.
I trader attendono ora i nuovi dati sulle scorte statunitensi. L’American Petroleum Institute pubblicherà il report settimanale nel corso della giornata, mentre i dati ufficiali della U.S. Energy Information Administration sono previsti domani.
Intanto, i future della benzina scendono dello 0,47% a 1,995 dollari al gallone, mentre i future del gas naturale vanno giù dello 0,71% a 2,667 dollari per milione di BTU.