Dopo il profit warning di Tim Cook a inizio anno, dovuto al rallentamento in Cina, un tribunale di Fuzhou ha dato ragione a Qualcomm nella causa sui chip e ora WeChat sferra un attacco agli iPhone
Dopo il profit warning del 2 gennaio dell’ad Tim Cook, Apple ha presentato i tanto attesi conti del primo trimestre fiscale del 2019, che corrisponde al quarto trimestre solare del 2018. Rispetto alle stime iniziali comprese tra gli 89 e i 93 miliardi di dollari, riviste poi a 84 miliardi il 2 gennaio da Tim Cook sulla scia del deludente andamento delle vendite sul mercato cinese, Apple ha chiuso con ricavi per 84,3 miliardi di dollari e profitti per 19,97 miliardi: lo scorso anno il fatturato ammontò a 88,3 miliardi e gli utili a 20,1 miliardi.
RIMBALZO IN BORSA
Risultati che hanno rianimato il titolo in Borsa, che ha chiuso l’altro ieri a 163,54 dollari con un balzo giornaliero del 5,73%. Resta il fatto che la quotazione corrente (165,49 dollari) è circa il 30% al di sotto del record storico fissato lo scorso 3 ottobre a 232,3 dollari: da quella data la compagnia della mela morsicata ha perso circa 330 miliardi di dollari di capitalizzazione. Intanto, per il secondo trimestre Apple stima un giro d’affari tra i 55 i 59 miliardi di dollari, contro una media del consenso di mercato di 58,97 miliardi...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge