Investing.com - I futures del rame si staccando dal minimo di otto mesi questo giovedì, nella speculazione che i policymaker dovranno implementare misure di stimolo per supportare l’economia mondiale e sostenere la crescita.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a marzo è in calo di 0,6 centesimi, o dello 0,21% a 2,963 dollari la libbra negli scambi della mattinata europea.
Ieri, il prezzo è sceso a 2,935 dollari la libbra, il minimo dal 19 marzo, per poi attestarsi a 2,956, in calo di 2,1 centesimi, o dello 0,71%, nei crescenti timori per la situazione dell’economia globale.
Il rame è sensibile alle previsioni di crescita per via del suo diffuso uso nel comparto industriale.
I futures troveranno supporto a 2,935 dollari, il minimo dal 26 novembre e resistenza a 3,024 dollari, il massimo dal 25 novembre.
Ieri sono salite le aspettative che la Banca Centrale Europea possa essere vicina ad implementare nuove misure di stimolo monetario, dopo che il vice-presidente della BCE Vitor Constancio ha dichiarato che già dal primo trimestre del 2015 potrebbero iniziare le misure di allentamento quantitativo.
L’attuale programma di stimolo della BCE include gli acquisti di obbligazioni garantite e covered bonds, mentre i mercati attendono l’annuncio dell’acquisto di debito sovrano, uno strumento noto come allentamento quantitativo.
L’Europa è terza nella domanda globale del metallo industriale.
I volumi si prevedono piuttosto ridotti questo giovedì, poiché negli Stati Uniti i mercati sono chiusi per la Festa del Ringraziamento.
I dati di mercoledì hanno mostrato che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono salite al massimo da settembre lo scorso anno, mentre le spese pro capite sono aumentate meno del previsto. Gi ordinativi di beni durevoli sono stati in linea con le aspettative, ma quelli core sono scesi inaspettatamente.
Altri dati hanno mostrato che il sentimento dei consumatori USA è stato rivisto al ribasso, l’attività manifatturiera nella regione di Chicago è rallentata ed i dati sul settore immobiliare sono misti.
I dati hanno indicato che la ripresa negli USA sta continuando, sebbene ad un ritmo contenuto.
Sul Comex, i futures dell’oro con consegna a febbraio scendono di 3,10 dollari, o dello 0,72%, a 1.194,70 dollari l’oncia troy, mentre i futures dell’argento con consegna a marzo crollano di 19,8 centesimi, o dell’1,19%, a 16,41 dollari l’oncia.
Il prezzo dell’oro rimarrà vulnerabile nel breve termine, a causa dei segnali di ripresa lanciati dall’economia statunitense, che potrebbero invogliare la Fed ad alzare i tassi di interesse prima e più velocemente del previsto.
Le aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse pesano sul prezzo dell’oro, poiché il metallo prezioso fatica a competere con gli investimenti ad alto rendimento in condizioni di tassi elevati.