MILANO (Reuters) - Indici azionari in flessione di circa il 2% a con le tensioni innescate dall'ultimo fallimento dei negoziati fra Grecia e creditori internazionali che si fanno sentire sul mercato dei titoli di stato e, per estensione, sulle azioni delle banche.
"Ci aspettiamo forte volatilità sui titoli del settore (bancario ndr) nei prossimi giorni, tenuto conto che le banche italiane detengono titoli di Stato italiani per oltre 400 miliardi di euro, pari al 10% - in media - dei loro attivi totali e al 95% del loro patrimonio", sottolinea Marco Sallustio nel daily odierno di Icbpi.
In avvio di seduta il differenziale di rendimento fra decennali tedeschi e italiani ha toccato i 150 punti base.
Intorno alle 12,30 il FTSE Mib delle blue chip italiane e l'indice generale FTSE All Share sono in ribasso di quasi il 2%. Il derivato sul benchmark ha testato l'area di supporto posta a 22.380-22.480 punti che ha frenato un'ulteriore estensione del calo. Volumi per 1 miliardo di euro circa.
Il FTSEurofirst delle borse europee perde l'1% circa mentre a Wall Street i derivati sugli indici arretrano di quasi un punto percentuale preannunciando una partenza debole.
Fra i bancari finisce sotto pressione soprattutto Mps con il mercato che, dopo la chiusura dell'aumento di capitale da 3 miliardi di euro, si interroga su quali saranno i nuovi azionisti della terza banca italiana per potere fare congetture sui possibili scenari di M&A che si preannunciano.
Lettera diffusa sul resto del listino con PIRELLI che contiene le perdite in controtendenza al settore auto europeo e i petroliferi che, in generale, fanno meglio del mercato.
"In giornate come questa va tutto giù in maniera correlata quindi mancano singoli temi... la questione Grecia è molto complicata perchè il governo ha un mandato elettorale molto forte", commenta un operatore che vede nella tenuta di area 3.300-3.400 dell'Eurostoxx 50 il supporto del mercato.