LONDRA (Reuters) - Il greggio estende i guadagni e si prepara a chiudere il bilancio settimanale con il maggiore rialzo da oltre sei anni dopo che dai verbali della Fed è emerso che l'istituto centrale non ha alcuna fretta di effettuare una stretta monetaria.
Le quotazioni trovano ulteriore sostegno dalle previsioni rialziste di un'influente società di consulenza energetica, Pira Energy Group, secondo cui i prezzi del petrolio potrebbero toccare i 70 dollari al barile entro la fine del prossimo anno e i 75 dollari nel 2017.
"Le minute della Fed e le previsioni sui prezzi di Pira stanno oggi guidando le quotazioni", dice Tamas Varga, analista dei mercati petroliferi presso il broker londinese PVM Oil Associates.
"Il rally potrebbe proseguire nel breve termine, ma dovrebbe perdere forza la prossima settimana in quanto ci troviamo in una situazione generale di mercato di eccesso di offerta", aggiunge.
Tornando ai verbali dell'ultima riunione del Federal Open Market Committee del 16 e 17 settembre, da questi si evince che un numero di membri maggiore del previsto era a favore di una conferma dei tassi. La notizia ha spinto stamani al rialzo anche i mercati azionari con l'indice delle blue chip europeo ai massimi da un mese.
Ulteriori indicazioni sulla produzione Usa sono attesi oggi dall'aggiornamento settimanale di Baker Hughes sul numero di piattaforme petrolifere.
Intorno alle 12,45 il contratto sul Brent per la consegna a novembre sale di 90 cent a 53,96 dollari, in direzione di un guadagno dell'11% per l'intera settimana. La scadenza analoga sul greggio Usa guadagna 1,36 dollari a 50,79 dollari al barile.