Investing.com - Il prezzo del gas naturale USA sale questo lunedì, dal momento che è previsto un ritorno ad un clima più freddo nel Midwest nel corso del mese dopo l’ondata mite che ha fatto crollare il prezzo al minimo dal marzo del 1999 la settimana scorsa.
Il gas naturale con consegna a gennaio sul New York Mercantile Exchange schizza di 4,1 centesimi, o del 2,29% a 1,808 dollari per milione di BTU negli scambi della mattinata statunitense.
I futures hanno subito un’impennata dopo le previsioni meteo aggiornate che mostrano temperature più basse nella parte centrale degli Stati Uniti nell’ultima settimana di dicembre, mentre il clima mite si avvia al termine.
Gli speculatori rialzisti prevedono che il clima freddo possa far aumentare la domanda del combustibile da riscaldamento. La stagione che va da novembre a marzo rappresenta il picco della domanda per il consumo di gas USA.
Venerdì, il prezzo è crollato a 1,684 dollari, un livello che non si registrava da quasi 17 anni dopo le previsioni che hanno rivelato che le temperature saranno più alte della norma nella maggior parte degli Stati Uniti fino a Natale.
Il prezzo del gas naturale di solito sale in vista dell’inverno dal momento che le temperature più fredde fanno aumentare la domanda della materia prima. Tuttavia le temperature miti durante l’autunno e l’inizio dell’inverno a causa di El Niño pesano sulla domanda ed hanno scatenato i timori per un eccesso di scorte.
I futures del gas naturale sono crollati di 14,6 centesimi, o dell’11,21% la scorsa settimana. Il prezzo del combustibile è crollato di quasi il 44% quest’anno, il crollo maggiore dal 2006, per via della domanda debole e dell’eccesso di scorte.
Il totale delle scorte di gas naturale USA relativo alla scorsa settimana ammonta a 3,846 mila miliardi di piedi cubici, il 14,1% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e l’8,4% in più rispetto alla media quinquennale per questo periodo dell’anno.
Il prossimo report sulle scorte della U.S. Energy Information Administration è previsto per giovedì 24 dicembre e dovrebbe mostrare un calo di circa 45 miliardi di piedi cubici per la settimana terminata il 18 dicembre.
La settimana precedente le scorte sono diminuite di 34 miliardi di piedi cubici, mentre nella stessa settimana dello scorso anno è stata registrata una riduzione di 49 miliardi di piedi cubici; la media quinquennale per questo periodo dell’anno prevede un calo di 140 miliardi di piedi cubici.
Intanto sul Nymex, il greggio con consegna a gennaio scende di 34 centesimi, o dello 0,93% a 35,72 dollari al barile, mentre il {8988|petrolio da riscaldamento}} con consegna a gennaio crolla dell’1,22% a 1,093 dollari a gallone.