Investing.com - Il prezzo dell’oro scende questo martedì, poiché pesa il crollo degli altri metalli come il rame, il platino ed il palladio.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a febbraio scende di 1,30 dollari, o dello 0,12%, a 1.094,90 dollari l’oncia troy alle 09:45 GMT, o alle 5:45 ET. Ieri, l’oro è sceso di 1,70 dollari, o dello 0,15%. L’8 gennaio, il metallo prezioso è schizzato al massimo di nove settimane di 1.113,10 dollari.
Nonostante le recenti perdite, il metallo giallo ha subito un’impennata di quasi il 3% dall’inizio dell’anno, grazie alla richiesta di investimenti rifugio sulla scia dei crolli delle borse globali, dei timori per l’economia cinese e dell’aumento delle tensioni geopolitiche.
La recente agitazione sui mercati finanziari globali si è unita allo scetticismo circa la possibilità che la Federal Reserve possa continuare ad alzare i tassi come annunciato quest’anno.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a marzo scendono di 0,1 centesimi, o dello 0,01%, a 13,86 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata londinese.
Intanto, i futures del rame crollano ad un nuovo minimo di sei anni questo martedì, mentre gli investitori continuano a vendere il metallo rosso in un clima di apprensione per la domanda futura da parte della Cina, il principale consumatore del metallo industriale.
Nel 2016, il prezzo del rame è crollato di quasi l’8%, dal momento che il crollo delle borse cinesi ed il rapido deprezzamento dello yuan hanno pesato sul sentimento degli investitori.
La nazione asiatica, col 45% della richiesta globale di rame, è considerata il principale consumatore mondiale del metallo rosso.