BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha illustrato oggi un piano per riaprire completamente l'area Shengen entro fine anno, ammonendo che se ciò non dovesse avvenire i costi per l'economia europea potrebbero raggiungere i 18 mld di euro annui.
In vista di un summit d'emergenza con la Turchia previsto per lunedì per discutere su come frenare il flusso di migranti che ha costretto alcuni stati europei e balcanici a reimporre controli al confine, la Commissione non ha proposto nuove misure, ma ha messo a punto un'agenda che prevede la riapertura dell'area Schengen entro dicembre 2016.
L'Ue sta tentando di trovare una strategia che le consenta di contenere i flussi di migranti prima che l'arrivo della stagione calda incoraggi ancora più persone ad attraversare il Mediterraneo da Africa e Medioriente verso l'Europa.
Più di 135.000 persone sono arrivate in Europa - in gran parte passando per la Grecia - quest'anno dopo che oltre un milione hanno fatto ingresso nel blocco nel 2015, cercando in modo caotico di raggiungere gli stati europei più ricchi, Germania e Svezia.
Sette Paesi dell'area Schengen, inclusa la Germania, hanno reimposto nell'emergenza controlli di confine e la Commissione ha detto che vorrebbe siano tolti entro dicembre.
Nel suo report, l'Ue stima il costo diretto dell'eventuale mancata riapertura completa dei confini nell'area Schengen dai 5 ai 18 mld di euro all'anno, senza contare ulteriori costi di indotto.