Investing.com – L’indipendenza della Catalogna potrebbe portare alcuni istituti finanziari a lasciare il “nuovo stato” per tornare sotto il vessillo del Regno di Spagna. In questo momento, infatti, si sta svolgendo il cda del Banco Sabadell che potrebbe decidere lo spostamento della propria sede sociale a Madrid o ad Alicante a causa della possibilità che la Catalogna possa essere indipendente.
Si tratta del secondo istituto bancario catalano a valutare tale ipotesi, in quanto anche Caixabank starebbe preparando un piano per il trasferimento in caso di successo per gli indipendentisti che richiederebbe soltanto due ore, secondo quanto scrive il periodico spagnolo Abc.
“Le grandi aziende non sono disposte a pagare con i loro soldi gli effetti negativi correlati a una separazione dalla Spagna”, dicono fondi provenienti da imprese catalane, “e vogliono evitare la debacle conseguente all’uscire dall’ombrello dell’Unione europea”.
A gettare benzina sul fuoco sono state anche le dichiarazioni di questa mattina di una deputata del CUP, partito di estrema sinistra che fa parte del blocco indipendentista ed appoggia l'attuale presidente catalano insieme ad altri partiti. Eulàlia Reguant, infatti, ha proposto di boicottare gli istitituti La Caixa, Sabadell e BBVA (MC:BBVA), accusandoli di voler mantenere “lo status quo” e quindi di opporsi all’indipendenza.
Non sarebbero solo le banche a voler “fuggire” dal nuovo stato, in quanto sono già due le società che hanno deciso di trasferire la propria sede da Barcellona a Madrid. La prima è stata Oryzon (MC:ORY) nel corso della giornata di ieri e che ha visto le sue azioni crescere di quasi il 18% in due giorni. La seconda, Eurona (MC:EUWT), ha annunciato oggi la sua decisione e attualmente le sue azioni guadagnano oltre il 5%.
Inoltre, una delle principali società di assicurazioni che ha sede a Barcellona, Catalana Occidentale, sta già informando gli impiegati e i collaboratori che potrebbero essere prese “tutte le misure necessarie per garantire la sua attività e che queste possano concretizzarsi nel ricercare una situazione stabile a livello giuridico ed economico”, secondo quanto scrive il presidente del gruppo Josìé Marìa Serra Farré.
Nel frattempo, oggi il principale indice spagnolo, l’Ibex 35, sta cercando di recuperare le pesanti perdite della giornata di ieri e attualmente guadagna l’1,47. Nonostante il buon risultato, questo rappresenta meno della metà delle perdite subite successivamente al referendum indipendentista di domenica scorsa. Da inizio settimana, infatti, l’Ibex ha ceduto oltre il 4%, scendendo sotto quota 10 mila come non accadeva dal febbraio scorso.
Ieri tutto il settore bancario europeo era in crisi a causa della decisione della Bce sui crediti in sofferenza, ma gli istituti catalani subivano una perdita superiore al resto delle banche spagnole. Sabadell (MC:SABE) e Caixabank (MC:CABK) stanno guadagnando entrambe circa il 3%, ma provengono da tre giorni di fuoco con una perdita del 10% subita nelle precedenti sedute post referendum.