Investing.com - Vendite generalizzate a Piazza Affari con il Ftse Mib che arriva a cedere oltre l’1%, trascinato dal comparto dei titoli bancari. Il FTSE Italia All Share Banks, infatti, cede quasi il 3% a poche ore dalla chiusura di seduta.
Risale lo spread che supera quota 260 punti, dopo il rilascio dei dati sulla manifattura italiana, risultati peggiori rispetto alle previsioni, confermando così il momento negativo per l’economia italiana dopo il dato comunicato ieri sul Pil dall’Istat.
Tra i finanziari, si assiste ad un calo generalizzato dei principali titoli bancari, con Banco Bpm (MI:BAMI) e Ubi Banca (MI:UBI) che lasciano sul terreno oltre il 4%, seguiti da Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), Banca Generali e Unicredit (MI:CRDI), in flessione superiore del 3%.
Pessimo risultato anche per Mediobanca (MI:MDBI), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), che perdono oltre il 2%, seguiti da doBank (MI:DOB), Banca Mediolanum (MI:BMED), Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI) e FinecoBank (MI:FBK), in calo dell’1%.
Male molti altri titoli bancari europei, con Sabadell (MC:SABE) che tracolla a -9%, Caixabank (MC:CABK) (-8%), Bankia (MC:BKIA) (-3%) e Deutsche Bank (DE:DBKGn) (-3%), dopo aver rilasciato i dati sugli utili tra ieri e oggi.
Si avvia alla chiusura nel peggior modo possibile, dunque, la seduta che precede la settimana degli utili per molti titoli di Piazza Affari, con le banche potragoniste.
Settimana che si aprirà lunedi con il rilascio dei dati da aparte di Banco Bpm, seguiti martedì da FinecoBank e Intesa Sanpaolo.
Mercoledì sarà il turno di Unicredit, mentre giovedì sono attese Mps, Banca Generali (MI:BGN) (MI:GASI), Bper Banca (MI:EMII), Mediobanca e Unipol (MI:UNPI). Banca Carige (MI:CRGI) chiuderà la settimana nella giornata di venerdì 8 febbraio.