VERONA (Reuters) - Banco Bpm (MI:BAMI) ha perfezionato, alla data di fine marzo, oltre 3.000 transazioni con i propri clienti legati alla vicenda della vendita di diamanti a fronte di circa 18.400 reclami pervenuti.
Lo ha detto l'AD Giuseppe Castagna nel corso dell'assemblea sul bilancio 2018 in relazione alla presunta truffa che ha coinvolto diversi istituti italiani.
Sulla vicenda c'è un'inchiesta della Procura di Milano che ha portato al sequestro preventivo di circa 84,6 milioni per Banco Bpm (MI:PMII), riguardante il periodo precedente la fusione tra Banco Popolare e Bpm.
Per fare fronte ai rischi relativi Banco Bpm ha accantonato 318 milioni di euro nel bilancio 2018, ha ricordato Castagna.
"Interloquendo con i clienti stiamo cercando, di volta in volta, di trovare quale fosse il valore attribuibile alla pietra e individuare il ristoro affinché il cliente riesca a recuperare il 100% del valore" dell'investimento, ha detto l'AD spiegando che Banco Bpm punta ad un rimborso integrale includendo il valore della pietra che rimarrà nella disponibilità dei clienti.
"Tenteremo di fare il possibile distinguendo caso per caso. Non possiamo comportarci con tutti allo stesso modo", ha tuttavia specificato.
In relazione alla vicenda diamanti, a fine febbraio scorso il Cda ha sospeso in via cauterale alcuni manager apicali del gruppo tra cui il direttore generale Maurizio Faroni.
Le altre banche coinvolte nella vicenda dei diamanti sono UniCredit (MI:CRDI), Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Mps (MI:BMPS).
(Andrea Mandalà)