Di Mauro Speranza
Investing.com - Lo scandalo diamanti potrebbe costare a Banco Bpm una cifra che superebbe i 300 milioni di euro. La cifra, infatti, è stata inserita nel bilancio 2018 ed è destinata a soddisfare le richieste di rimborso arrivate da 13.300 clienti.
Se inizialmente i fondi per coprire le richieste di rimborso si fermavano a 285,2 milioni di euro, con l’aumentare delle richieste tale fondo è salito di ulteriori 33,1, per un totale di 318,3 milioni.
La vicenda riguarda degli investimenti effettuati con diamanti a prezzi gonfiati e Banco Bpm il 31 gennaio aveva creato una task force per gestire la vicenda, completando l’istruttoria tramite 150 dipendenti.
Banco Bpm era arrivata a sospendere il direttore generale Maurizio Faraoni e altri due dirigenti indagati. Inoltre, la banca ha “disposto severe attività di audit interne ed esterne, collaborato con le autorità, effettuato scelte di discontinuità e disposto adeguati accantonamenti”.
Inoltre, “ha quindi adottato e continuerà ad adottare ogni provvedimento, per quanto doloroso, che si riveli necessario e opportuno, ai fini del ripristino delle relazioni con la clientela a suo tempo coinvolta”, tra cui figura anche la rockstar Vasco Rossi.
Sulla vicenda sta indagando la procura milanese e ha portato al sequestro preventivo da oltre 700 milioni di euro, comprendendo altri istituti sotto indagine. Si tratta di Unicredit, Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena.
A Milano, intanto, il titolo Banco Bpm (MI:BAMI) resta tra i pochi finanziari in rosso, insieme a Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI) e FinecoBank (MI:FBK). Banca Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) cresce di oltre il 2%, seguita da UniCredit (MI:CRDI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) che aggiungono intorno all'1%.