MILANO (Reuters) - L’efficacia dell’Opa di Banco Bpm (BIT:BAMI) su Anima (BIT:ANIM) è condizionata al raggiungimento di una partecipazione di almeno il 66,67% del capitale dell’asset manager, ma la banca si riserva la facoltà di rinunciare a tale soglia, purché sia almeno pari al 45% più una azione.
E’ quanto si legge nel documento di offerta pubblicato dopo il via libera dalla Consob ieri.
Nel comunicato sull’annuncio dell’Opa lo scorso 6 novembre, Banco Bpm aveva indicato come ’condizione sulla soglia’ la quota dei due terzi del capitale di Anima, necessaria per approvare, in sede di assemblea straordinaria, la fusione con il suo solo voto favorevole.
Nell’assemblea di fine febbraio scorso che ha approvato il rilancio dell’offerta a 7 euro per azione, il Cda aveva tuttavia ottenuto l’autorizzazione anche a poter rinunciare in tutto o in parte a una o più delle condizioni di efficacia dell’Opa.
Banco Bpm ritiene che una partecipazione di Anima del 45% più una azione, sebbene non sufficiente ad approvare una fusione, gli consentirebbe comunque di perseguire i propri piani di integrazione e di strategie industriali.
"Si ritiene che l’eventuale mancata realizzazione della fusione non impedirà il raggiungimento degli obiettivi commerciali dell’offerente", si legge nel documento di offerta.
Banco Bpm ha già virtualmente superato tale soglia a seguito degli impegni ad aderire all’Opa ricevuti da Poste Italiane (BIT:PST), Fsi e gli azionisti manager di Anima per azioni pari complessivamente al 22,8% del capitale, e che si aggiungono al 22% già posseduto dalla banca.
Il periodo di adesione all’Opa parte lunedì prossimo e si concluderà, salvo proroghe, il 4 aprile.
(Andrea Mandalà, editing Antonella Cinelli)